martedì 3 luglio 2012

Trovata la "particella di Dio" mercoledì l'annuncio a Ginevra

Il Bosone di Higgs, che spiega come mai tutte le cose nell'universo abbiano una massa, era stato teorizzato 48 anni fa dal fisico che gli aveva dato il nome. Al Cern si susseguono le verifiche ma siamo ormai su un margine di certezza molto ampio. La scoperta costringerebbe di nuovo gli scienziati a rivedere i loro modelli, a porsi nuove domande e a esplorare nuove strade per trovare le risposte di ELENA DUSI


IL FISICO teorico Peter Higgs l'aveva detto nel 1964: esiste una particella sconosciuta che spiega come mai tutte le cose nell'universo abbiano una massa. Mercoledì al Cern di Ginevra, 48 anni più tardi, verrà dato l'annuncio: la particella che nel frattempo è diventata famosa come "bosone di Higgs" è finita finalmente nella rete degli scienziati. L'Organizzazione europea per la ricerca nucleare ha fissato la sala delle grande occasioni, ha messo in fresco lo champagne che lo stesso Higgs aveva chiesto nel caso in cui qualcuno avesse trovato la particella da lui teorizzata, e ha diramato gli inviti.

Il bosone di Higgs era l'ultima particella elementare prevista dal modello standard della fisica non ancora osservata da un esperimento. Ora il quadro della materia a noi nota è finalmente completo. Peccato però che secondo gli scienziati l'universo sia composto al 96% da materia ed energia oscura, la cui composizione ed essenza ci sono completamente ignote. Per i fisici delle particelle il lavoro non termina certo qui. Anzi, ora si addentra in misteri ancora più grandi e affascinanti.

Sulle caratteristiche esatte del bosone di Higgs nulla è ancora certo. I dati raccolti in 18 mesi di lavoro dal grande acceleratore di particelle Large Hadron Collider (Lhc, un anello sotterraneo di 27 chilometri di lunghezza che fa scontrare protoni quasi alla velocità della luce) di Ginevra vengono furiosamente analizzati in queste ultime ore. Un minimo margine di incertezza della scoperta esiste ancora, e soprattutto ci si chiede se il bosone di Higgs "catturato" a Ginevra sia esattamente come i fisici teorici si aspettavano, o non nasconda - come sospettano in molti - caratteristiche nuove e sorprendenti. Scoprire dei tratti inaspettati in quella che per la sua importanza è stata soprannominata la "particella di Dio" costringerebbe gli scienziati a rivedere i loro modelli, a porsi nuove domande e a esplorare strade alternative per trovare le risposte. Il bosone di Higgs viene considerato la particella capace di dare una massa alla materia perché prende forma all'interno del "campo di Higgs". Questo campo viene descritto in termini non tecnici come una sorta di melassa che permea lo spazio e ostacola il moto delle particelle. Proprio come fa la massa che più è grande, più svolge una funzione di freno.

ll n.1 del Cern anticipò la notizia alla Repubblica delle idee
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Nel frattempo Peter Higgs, 83 anni, ha preso un volo per Ginevra, dove gli verrà dato un posto in prima fila al seminario di mercoledì. Accanto a lui ci saranno altri tre fisici teorici che hanno contribuito a sviluppare i dettagli del "campo di Higgs", e che oggi soffrono un po' l'eccesso di fama del loro collega dell'università di Edinburgo.

Ma per non essere scavalcati nella pluridecennale corsa alla "particella di Dio", ieri i rivali del Cern, gli americani del Fermilab di Chicago, hanno annunciato i dati definitivi del loro lavoro di ricerca, iniziato nel 2001 e concluso a settembre dell'anno scorso per esaurimento dei fondi concessi dal governo Usa. Rispetto all'acceleratore di Ginevra, quello americano riesce a vedere alcune particelle diverse. Ma la precisione dei dati di Chicago è molto inferiore rispetto allo strumento europeo.

Mercoledì in molte università italiane e nella sede romana dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), l'ente che contribuisce per l'Italia alla ricerca del Cern, sono previsti collegamenti video con Ginevra. La diretta di alcuni atenei è anche aperta al pubblico alle 10 del mattino. E per Stephen Hawking, il celebre astrofisico britannico che anni fa scommise sulla non esistenza del bosone di Higgs, potrebbe arrivare forse il momento di pagare il suo pegno.

Scoperto nuovo testo Maya la profezia non ha più segreti


Si tratta del testo più lungo mai rinvenuto in Guatemala. Intagliato su gradini di una scala, registra 200 anni di storia del sito La Corona. E racconta di quel viaggio fatto dal sovrano per tranquillizzare i sudditi spaventati dalla fine imminente

LA CORONA (Guatemala) - Conquistati i social network, la febbre da fine del mondo è diventata un tema di discussione molto "cool". I worldenders più impazienti avevano addirittura insinuato che i Maya avessero sbagliato data e che la fine non sarebbe arrivata il 21 dicembre 2012 ma il 5 giugno, in occasione dell'allineamento Sole-Venere-Terra. E' trascorso un mese e ancora non è successo nulla. Ma niente paura: per tener viva l'attesa e restituire credibilità alla profezia ora entra in gioco l'archeologia, riportando alla luce un documento che, raccontando di una visita reale effettuata in Guatemala nel 696 a.C. dal sovrano Maya, ribadisce che il mondo finirà inevitabilmente il 21 dicembre.

Gli esperti del sito guatemalense de La Corona hanno scoperto questo testo Maya risalente a 1.300 anni fa proprio in questi giorni, realizzando, fine del mondo a parte, uno dei ritrovamenti archeologicamente più interessanti degli ultimi decenni: si tratta infatti del geroglifico più lungo mai scoperto in Guatemala, talmente importante da esser già stato presentato al Palazzo Nazionale locale. Ma attenzione a non farsi travolgere da romanticismi new-age. "Questo testo parla dell'antica storia politica dei Maya più che della profezia", precisa Marcello Canuto, direttore del Middle American Research Institute dell'Università di Tulane e co-direttore degli scavi a La Corona.

Intagliato sui gradini di una scala, il manoscritto registra 200 anni di storia del sito La Corona e il riferimento al 2012 è stato rilevato su un blocco della scala che riporta 56 geroglifici finemente scolpiti. Il contenuto racconta di una visita reale a La Corona effettuata nel 696 a.C. dal sovrano Maya più potente di quel tempo, Yuknoom Yich'aak K'ahk' di Calakmul, solo pochi mesi dopo la sconfitta ricevuta da parte del rivale Tikal, e gli studiosi ritengono che il viaggio servisse a placare le paure del popolo, preoccupato per la sopravvivenza del proprio re.

Il riferimento al 2012, secondo i ricercatori, rimandava proprio alla volontà del sovrano di procrastinare a un ciclo lontanissimo nel tempo la fine del suo regno: più che una profezia sulla fine del mondo, dunque, il testo sarebbe un riferimento alla durata della sovranità di un re tormentato e andrebbe quindi inserito in un quadro cosmologico più ampio.

Poche settimane fa, un gruppo di archeologi dell'università del Texas aveva anche portato alla luce, sempre in Guatemala, i più antichi calendari astronomici Maya mai scoperti fino ad oggi, scolpiti sulla parete di un'abitazione scavata nel sito archeologico di Xultun. Né il calendario cerimoniale di 260 giorni, né quello solare di 365 gironi, né il ciclo annuale di 584 gironi legato al pianeta venere né quello di 780 giorni di Marte, però, fanno riferimento alla fine del mondo "prevista" per il 2012: "Gli antichi Maya predissero che il mondo avrebbe continuato ad andare avanti e che in 7mila anni le cose sarebbero tornate al punto di partenza", ha spiegato uno dei ricercatori, William Saturno.

Il 21 dicembre 2012, tuttavia, continua a far sognare. Temuto e atteso con ansia al contempo, è la data del calendario gregoriano nella quale, secondo alcune aspettative e profezie, si dovrebbe verificare un evento, imprecisato e di proporzioni planetarie, capace di produrre una discontinuità storica con il passato e una radicale trasformazione dell'umanità in senso spirituale.

Alcuni ipotizzano che dietro questa data si nasconda la fine del mondo. Ma secondo Sandra Noble, executive director della Foundation for the Advancement of Mesoamerican Studies, Inc. a Crystal River in Florida, "considerare il 21 dicembre 2012 come un giorno del giudizio o un momento di cambiamento cosmico è un'invenzione assoluta ed un'opportunità per molte persone di fare profitto". La fine di un ciclo del calendario era infatti vista dal popolo Maya semplicemente come occasione di grandi celebrazioni per festeggiare l'ingresso nella nuova epoca, in questo caso il 14º b'ak'tun.

lunedì 2 luglio 2012

Terremoto oggi 2 Luglio in Sicilia a Siracusa. E nuovi segnali per previsioni scosse


terremoto sicilia siracusa oggi 2 luglio 2012

Una nuova scossa di terremoto ha colpito oggi 2 Luglio 2012 l'area di Siracusa dopo il terremoto di 5 giorni fa e le altre scosse di 4 giorni fa tra Catania e Messina. Intanto continuano gli studi per prevedere i terremoti.

Marcello Tansini 
Un nuovo terremoto, seppur di bassa intensità a colpito Siracusa e le zone circostanti, oggi 2 Luglio 2012.
La nuova scossa, di magnitudo 2.2 Richter ha avuto come epicentro il Comune di ote e di Caniccatini Bagni, entrambi nella provincia di Siracusa interessanto la zona sismica denominata Monti Iblei.
La nuova scossa è stata confermata online dall'INGV, ma fortunatamente non si segnala danni nè a eprsone o a ciose.
Da ricordare che solo 5 giorni fa, una scossa di entità ben superiore di 3.7 magnitudo sulla scala Richter era stata percepita chiaramente dagli abitanti della stessa zona.
Mentre altre scosse dai 2 ai 3.2 di magnitudo Richter, 4 giorni fa, si sono sentiti nella zona tra Catania e Messsina, già, purtroppo nota, per importanti eventi sismici del passato.
Scosse, anche queste, chiaramente sentite dalla popolazione, che, da come si legge su Twitter e Facebook online, mostra una crescente preoccupazione e paura anche alimentata da diverse previsioni, o per meglio dire studi probabilistici, che vorrebbero, secondo alcuni, un forte terremoto nel breve-medio periodo colpire la Sicilia come abbiamo illustrato in questo precedente articolo
E pur non potendo fare previsioni, anche l'INGV ufficialmente sta tenendo sotto controllo la dorsale calaro-sicula con la massima attenzione.
E proprio riguardo l'impossibilità di fare previsioni, è ritornata oggi la Dr.Fedora Quattrocchi sulle pagine di Repubblica spiegando l'importanza di alcuni segni premonitori di possibili terremoti, come il riscaldamento del terreno nei giorni immeditamente precedenti e un aumento assai forte del livello dei pozzi d'acqua.
Segnali già usati in precedenza dalle autorità cinesi per prevenire alcuni terremoti, ma che, almeno il momento, non sono così decisivi e privi di possibili "controindicazioni" per riuscire realmente a prevedere i terremoti.

domenica 1 luglio 2012

Il ritorno del Messia

Il ritorno del Messia

L’azione e la personalità di queste entità malvagie erano già state profetizzate proprio dalla Bibbia: si capisce perché le stesse abbiano tentato di screditarla. Gli scritti sacri ci informano che lucifero e i suoi demòni-alieni hanno come scopo la distruzione delle creature di Dio.
I ricercatori che abbiamo fin qui citato, sono quasi tutti collocabili filosoficamente in un’area laica, e spesso ateistica. Purtuttavia hanno tutti intuito l’esistenza di un ‘piano occulto’, e di una ‘intelligenza’ misteriosi che si propongono di distogliere gli sguardi degli uomini da una fonte certa di salvezza.
Ogni uomo, che sia religioso o no, cerca spesso con ansia di darsi risposte circa il significato della sua esistenza terrena, la morte, la possibilità di un'altra vita, l’esistenza o no di un Dio Creatore. Questa umanità alla ricerca, risulta insopportabile per lucifero e per i suoi demòni-alieni.
E’ il caso di notare che la dottrina cristiana, rivela che in un giorno lontano nel remoto passato, in Eden, lucifero partì alla carica per sedurre le prime creature; utilizzò proprio il trucco, ormai scoperto, dell’immagine “parlante e in movimento”. I secoli successivi ci hanno mostrato dello stesso ‘Regista Occulto’ innumerevoli e svariate altre immagini parlanti. Nell’oscurità lucifero, il dio e padre di questo mondo, utilizzando un “paravento ingannatore”, si è “mascherato” prendendo a turno le sembianze di un nostro caro defunto, per convincerci della possibilità di entrare in contatto con gli spiriti e così offrirsi ‘in vece’; si è poi travestito da occultista, per i palati più raffinati, tentando di solleticarli nel grande desiderio di conoscenza insito nella natura umana e ‘rivelando’ vuote e farraginose conoscenze esoteriche, occultistiche, cabalistiche, gnostiche, ermetiche; rimpinzando la mente di pseudoscoperte sui numeri, sui metalli, sulle pietre, sui fiori, sulle piramidi, sulle stelle, sulle acque: su tutto, tranne che sul nostro Padre e Dio vivente e vero. Da Lui ci ha distolti; riempiendoci di nebbia e fumo.
Per i meno esigenti, questo nemico del Padre e degli uomini, si è travestito da paragnosta, da mago, da medium, da cartomante; ha indossato gli abiti della santità nevrotica e allucinata; quelli del taumaturgo, avendo capito che miracoli e guarigioni sono più convincenti di sole parole.
Si è travestito da “angelo di luce”, per distribuire a mo’ di gettoniera grazie e miracoli; pur di rapire lo sguardo dell’uomo sia fisico che spirituale: rapire ipnotizzando, suggestionando, magnetizzando per indirizzare sempre altrove, nei cieli, davanti ad una grotta o sotto un albero frondoso, nel buio della trance, tra le nuvole… purché sia sempre 'altrove'. Affinché l’uomo continui a camminare, di secolo in secolo, sino alla fine del sistema mondiale, non verso la meta, ma incontro all’illusione; non come padrone e protagonista della sua vita, ma come in trance, appeso ai fili di un “burattinaio invisibile”.
La Bibbia rivela che un giorno Dio tornerà sulla terra (28), per ricondurre finalmente l’uomo al suo luogo d’origine. Il luogo ove non si udranno più pianti, né urla di guerra; ove non sarà più possibile vedere scorrere sangue, né piangere morti ammazzati. Un luogo ove poter vivere in amore, pace, libertà, solidarietà non più come sogni dolorosi e passeggeri; ma come momenti eterni, indistruttibili.
Tutta la Bibbia indirizza lo sguardo dell’uomo verso questo grandioso evento; avere lo sguardo rivolto ‘altrove’ può costarci caro. La Bibbia inchioda questo “Regista Occulto”, smascherandolo. Ecco perché esso escogita mille e più trucchi per tenerci lontani da quelle informazioni salvifiche. Angelo di luce, dunque. Ma nella troppa luce si può nascondere l’inferno. L’apostolo Paolo ci ricorda che Satana: “…ha accecato le menti degli increduli affinché la luce della buona notizia della Gloria del Cristo che è l’immagine di Dio, non risplenda loro.. “ (29). La luce dell’angelo ribelle abbaglia; quella di Cristo e del vangelo invece rischiarano. Una luce, quella del Cristo, che non ha bisogno di palcoscenico per poter risplendere, a differenza di lucifero che non può farsi notare senza colpi eclatanti e segni bizzarri.
Qualcuno ha definito il demonio “la scimmia di Dio”. L’apostolo Pietro lo ha dipinto quale “leone ruggente”. Satana ruggisce perché sa che ha poco tempo; sa che il ritorno di Cristo metterà fine al suo dominio e alla sua crudeltà. L’ultimo colpo che gli rimane da assestare è imitare lo stesso ritorno di Cristo. Ma ci ha già pensato: Gesù lo aveva profetizzato, e ai discepoli che gli chiedevano di rivelare la data del suo ritorno aveva detto: “Guardate che nessuno vi seduca. Poiché molti verranno sotto il mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e ne sedurranno molti… Allora, se alcuno vi dice: ‘Il Cristo eccolo qui, eccolo là, non lo credete…perché, come il lampo esce da levante e si vede fino a ponente, così sarà la venuta del Figliuol dell’uomo” (30). E Paolo aveva avuto cura di aggiungere: “Perché il Signore stesso, con potente grido, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e i morti in Cristo risusciteranno i primi; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo insiem con loro rapiti sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria…” (31).
Sembra soltanto un gioco di parole: “incontrare il Signore nell’aria”; eppure queste parole sono profezia, e sono anche una salvaguardia. Ci salveranno dalle migliaia di presunti messia che tormentano il nostro tempo. Messia coreani, messia extraterrestri, messia new-agers, messia arancioni o neri. Messia che dovrebbero apparire via satellite, in diretta televisiva; o che dovrebbero costruire una nuova ONU, a Gerusalemme e dintorni; cristi che si dilettano a sfornare ceneri o diamanti a mo’ di souvenir; che mangiano chiodi o vetri; che camminano sui carboni ardenti.
Esattamente la situazione indicata dalle profezie bibliche in relazione al tempo in cui il vero messia apparirà. Notava, forse esageratamente, Pinotti, che nei giorni 24-26 giugno 1982, a Medjugorje c’è stata un’esplosione di fenomeni eclatanti e un’apparizione pubblica della madonna: Questo avvenimento l’hanno visto tutti coloro che erano presenti in chiesa come anche sul monte e nei cortili, sulle strade e sui campi di Medjugorje…dalle ore 6.30 alle 7 del mattino… Uno show in piena regola…e quando? A partire dal 24 giugno, festa solstiziale di San Giovanni Battista, anticipatore della venuta di Cristo; ma anche data di inizio, nel 1947, degli avvistamenti di UFO. Tutto questo ha davvero valenze simboliche comuni? Verrebbe in effetti da pensarlo, tanto più che i fenomeni di Medjugorje hanno appunto avuto inizio il 24 giugno del 1981 (32).
Se Pinotti non esagera, allora il “Regista Occulto” sta preparando, come annunciato dalle profezie bibliche, un falso ritorno del Cristo (33). Ma non potremo essere ingannati: perché la mappa ci dice che il vero Cristo non poserà i piedi sulla terra al suo ritorno; non istituirà nuove leggi o case di preghiera; non potrà apparire in nessun luogo geografico della terra. Accertatevene, studiando di persona. A che scopo inscenare un falso ritorno di Cristo, se non per contraffarre quello vero?
Forse la liberazione del genere umano non è una pia illusione; probabilmente è più vicina di quanto si possa immaginare. Resta sospesa come avvertimento e giuda sicura, una parola di Gesù: “Guardate che nessuno vi seduca…”.
B O J S
Tratto dal sito Cospirazione.net

L'apocalisse, ovvero la rivelazione che ne segue.Uomo:"Svegliati e apri gli occhi; la verità rivelata è davanti ai tuoi occhi ma ancora non la vedi. Svegliati



 




Dio da all'Uomo gli strumenti perchè veda. Gli dà due occhi ma la sua cecità è innata.

Pier Paolo Pasolini






Ah Pasolini, 
come ci manchi                             
Il problema è avere gli occhi e non saper vedere, non guardare le cose che accadono. Occhi chiusi. Occhi che non vedono più. Che non sono più curiosi. Che non si aspettano che accada più niente. Forse perché non credono che la bellezza esista. Ma sul deserto delle nostre strade Lei passa, rompendo il finito limite e riempiendo i nostri occhi di infinito desiderio.
- Pier Paolo Pasolini -








Ma Egli gli mette di fronte e costantemente la verità che l'uomo stesso non vuole vedere perchè accecato,  addormentato e/o plagiato.

Il regno del diavolo

Dio farà si che l'uomo, nel 1899 fondi una squadra di calcio con il marchio del Diavolo,




perchè verrà il giorno in cui un uomo avido di potere, che nascerà nel giorno dell'Arcangelo San Michele, tradirà la sua squadra del cuore che è l'Internazionale a cui avrà rubato il marchio del serpente,
Il peccato originale
per scivolare tra gli uomini e nelle loro famiglie attraverso le sue televisioni; entrerà così nelle anime dei telespettatori e le plagerà. Le illuderà mostrando loro ogni forma di pornografia e di spazzatura e gli creerà un mondo effimero al fine di renderle autome, consumatrici dei suoi inganni.

Il biscione simbolo delle sue televisioni


Tradirà la sua squadra del cuore che non è in vendita e sarà costretto a comprarsi il marchio del diavolo di cui ne diventerà il presidente.
Il diavolo contro se stesso, il Derby

Mostrerà le sue corna al mondo intero in occasione del G8, ed entrerà nella scena internazionale.

Satana si annuncia al Mondo Intero ed è scandalo internazionale


Un giorno l'uomo lo ricoscerà e lo caccerà, ne è certo il Buon Dio.

 

La “Cacciata dal Paradiso terrestre” è un tema centrale nel dibattito filosofico del secondo rinascimento, poiché viene discussa l’origine della differenza tra azione morale e obbedienza alle leggi, tra la centralità dell’io consapevole del proprio corpo e le finalità sociali che impongono senso del dovere, responsabilità e obbedienza alle istituzioni.
Adamo ed Eva sono condannati da Dio a ripristinare l’equilibrio corporeo e sociale con il sudore della fronte e partorendo con dolore. Diventando autore della propria vita, risolvendo da solo i problemi della sopravvivenza e dell’adattamento all’ambiente, l’individuo esercita il libero arbitrio che lo “espelle” dal sistema morale di riferimento, ma lo rende arteficie di un potere personale che lo eleva a “legislatore” di se stesso (”la legge morale che è in me”, direbbe Kant).
 

La cacciata dal Paradiso terrestre
Mordendo la mela della conoscenza dei sentimenti corporei, la donna riconosce dentro in sé bisogni, desideri e sentimenti morali che contraddistinguono la vita dell’anima. Conseguentemente l’azione di Adamo, dipinto da Michelangelo nell’atto di afferrare una mela invisibile, si conforma al “campo spirituale” definito dalla sua anima (Eva), campo spirituale che si estende poi al campo estetico ed artistico, caratterizzato dalla manifestazioni di “bisogni” che, se soddisfatti, riportano l’organismo biopsicosomatico in equilibrio.

L’atto di aderire alle pulsioni psichiche e creative dell’anima è conforme alle “leggi di natura”, ma è sempre in contrasto con la Legge di Dio, con la legge dominante. Tuttavia la “cacciata dal Paradiso” dà origine all’autocoscienza (le quattro Virtù cardinali) che è il fondamento della consapevolezza di sé (Temperanza), del pensiero allocentrico (Prudenza), della percezione critica (Fortezza) e della volontà di evolvere (Giustizia) che caratterizza il “campo spirituale e artistico” della personalità creativa.