martedì 1 novembre 2011

ZANOTTO FA TAPPA A TEANO, STA RIPERCORRENDO (A RITROSO) I LUOGHI, LE STRADE E LE CITTA’ DELL’EPOPEA GARIBALDINA


1824-1830
Il 29 gennaio 1824 si imbarca come mozzo sulla nave ‘Costanza diretta a Odessa con il capitano Angelo Pesante e ritorna a Nizza (28 luglio). Segue in novembre un viaggio da Nizza a Tolone e ritorno. Della sua ‘vita da marinaio in questi anni, ricordiamo solo alcuni viaggi. 11 12 aprilel82S visita Roma dopo essere arrivato a Fiumicino con la “Santa Reparata” di proprietà del padre. Risale il Tevere con la nave trainata da bufali. Torna a Nizza (1 giugno). Nel 1824 in dicembre è a Gibilterra con il brigantino “Giovanni Francesco”. Nel 1827 salpa da Nizza il 15 gennaio per le Canarie con il “Coromandel” dell’armatore Giacomo Galliano.

Ded & Breakfast Santa Reparata come il nome della barca del padre di Giuseppe Garibaldi

ZANOTTO A TEANO (Foto E.Z.)

La storia del “Forrest Gump” italiano Franco Carmelo Zanotto. A piedi sulle orme di Garibaldi per portare al mondo un messaggio di unità e di pace. In tasca non ha un euro, ma una sua singola idea sulla forma, sul nome di un prodotto, un oggetto qualsiasi, potrebbe fare la ricchezza di qualsiasi imprenditore.



TEANO -“Non dimenticherò la città dello Storico Incontro. Il Museo archeologico, il Teatro romano e i discendenti di Garibaldi, dotati di un raro senso di altruismo”.

Non c’è che dire, deve aver fatto proprio una buona impressione Teano, mercoledì, a Franco Zanotto: l’imprenditore mezzo piemontese originario di Mussomeli che col suo messaggio di unità sta ripercorrendo (ma a ritroso), le tappe dell’epopea garibaldina.

Già, a ritroso: perché vorrebbe che la società cambiasse il senso di marcia e imboccasse la strada della moralità “a partire dai nostri governanti”.

Tra le mani il Vangelo e la Costituzione italiana “la Parola scritta che illumina”, nelle scarpe (da ginnastica) migliaia di chilometri da percorrere e nella mente pensieri come: verità, giustizia e lotta alla corruzione. È partito il primo aprile da Marsala e arriverà a Venaria, la sua città, dopo aver percorso 2258 chilometri.

E se la sua missione si chiama “Un filo per l’Italia”, lui è l’uomo fatto ago che ricuce gli strappi della nazione. Come? Semplice: lasciando in ogni città, davanti a una chiesta, un pezzettino di filo tricolore che unirà simbolicamente l’italico stivale.

Ecco chi è Zanotto, l’imprenditore camminatore che ha lasciato ogni avere per dare. L’uomo che dal personaggio di celluloide Forrest Gump ha mutuato la voglia irrefrenabile di camminare. Il direttore dell’istituto bancario di cui si serve (ma la banca poteva benissimo essere di sua proprietà se la sorte non avesse deciso diversamente…), ha sintetizzato forse meglio di molti altri che lo conoscono il Zanotto di oggi. “Lei è la persona più ricca che conosco – gli avrebbe detto – perché riesce a vivere con il nulla che ha ed essere ugualmente felice”. Ma Zanotto miliardario lo è stato davvero. Ha inventato articoli per le griffe tra la più famose d’Europa, c’è persino una linea di borse (ancora in commercio) riconducibili alla sua genialità. ma di soldi, nemmeno a parlarne. Nei suoi viaggi preferisce affidarsi alla Provvidenza.

Zanotto finirà il suo viaggio il 22 maggio a Venaria Reale, nel torinese. E se saranno stati in tanti a interrogarsi sul senso della propria esistenza, allora avrà vinto il trofeo più ambito della sua corsa pazza, ma in senso francescano.

Elio Zanni

Stiamo indagando sulle persone che Zanotto ha avuto modo di conoscere nelle sua tappa sidicina. Cerchiamo le loro foto, vogliamo sapere che impressione hanno avuto di Zanotto. Chiunque avesse avuto la fortuna di incontrare Zanotto che chi scrive ha soprannominato Zan8, per motivi che mi riservo di spiegare, può inviare il materiale all’indirizzo mail di questo sito.

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