domenica 30 settembre 2012

La vostre ricchezze sono marce.

Seconda Lettura Gc 5,1-6

La vostre ricchezze sono marce.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi! Le vostre ricchezze sono marce, i vostri vestiti sono mangiati dalle tarme. Il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si alzerà ad accusarvi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni!
Ecco, il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete pagato, grida, e le proteste dei mietitori sono giunte agli orecchi del Signore onnipotente.
Sulla terra avete vissuto in mezzo a piaceri e delizie, e vi siete ingrassati per il giorno della strage.
Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non vi ha opposto resistenza.
















  



martedì 18 settembre 2012

Frase scandalo per Romney, la gaffe che può affossarlo "Metà degli americani si credono vittime"

Il candidato repubblicano dice durante una raccolta fondi che non si preoccupa di quel 47% dei cittadini che "dipende dal governo per sopravvivere" e "pensa di aver diritto all'assistenza sanitaria, al cibo, alla casa". E molti osservatori sentenziano che "con questo ha praticamente perso le elezioni"

dal nostro inviato ANGELO AQUARO
 

Romney, la gaffe che può affossarlo "Metà degli americani si credono vittime"
Mitt Romney durante un incontro elettorale a Los Angeles (ap)
 APPROFONDIMENTI
NEW YORK - Mitt Romney pensa che metà degli americani "credono di essere delle vittime" e "dipendono dal governo per sopravvivere". Tanto vale dunque non curarsi di questo 47 per cento degli elettori che "pensano di aver diritto all'assistenza sanitaria, al cibo, alla casa" e che naturalmente sono destinati a votare per Barack Obama. Il giudizio sprezzante che il candidato repubblicano dà di metà del paese è stato rivelato da un giornalista della rivista Mother Jones che si è intrufolato in una raccolta fondi. E il video realizzato dal magazine - da sempre impegnato a sinistra: anche alla sinistra di Obama - sta creando negli Usa un tale scompiglio che più di un commentatore - in testa un analista di Bloomberg - ha sentenziato che "con queste dichiarazioni Romney ha praticamente perso le elezioni".

"Si tratta di gente che non ha neppure da pagare la tassa sul reddito" dice sprezzante Mitt dei concittadini a cui tra 50 giorni chiederà di votarlo in uno dei passaggi più incriminati del video "e il nostro messaggio sulle tasse da abbassare non ha nessuna possibilità di fare presa su di loro". Alienarsi metà degli americani, e soprattutto dei più poveri, non spaventa però il candidato miliardario che, fra l'altro, ha rivelato solo gli ultimi suoi anni di denunce fiscali, svelando guadagni per oltre 45 milioni di dollari. "Non spetta a me preoccuparmi di questa gente", afferma candidamente l'ex
governatore del Massachusetts. Tant'è. Il giudizio sui poveretti che sono costretti a campare con gli aiuti dello stato è definitivo: "Non riuscirò mai a convincerli che devono prendersi personalmente cura di se stessi e delle loro vite".

Jim Messina, il coordinatore della campagna di Obama, definisce subito "scioccanti" le parole del candidato repubblicano, indignato del fatto che il rivale del presidente si sia dovuto "esprimere a porte chiuse" per dire quello che davvero pensa degli americani. "È difficile servire da presidente di tutti" dice Messina "quando hai intenzionalmente dismesso metà della nazione" in questo modo.

Le dichiarazioni arrivano nel momento più delicato della campagna elettorale. Dopo le due Convention contrapposte, Barack ha guadagnato un distacco che a seconda dei sondaggi va dai tre ai sei punti percentuali riuscendo a portrarsi avanti soprattutto nei cosiddetti swing states (gli stati in bilico) che dovranno decidere l'elezione: dalla Florida all'Ohio. Romney ha cercato di attaccarlo sul piano della politica estera ma le critiche alla gestione della crisi in Medio Oriente si sono rivelate un'arma a doppio taglio: non si accusa il presidente di tutta la nazione nel momento del lutto. Gli ultimissimi sondaggi ridavano il repubblicano nuovamente in recupero: le dichiarazioni a porte chiuse rischiano adesso di compromettere per l'ennesima volta l'immagine di un candidato che non riesce a convincere gli americani. Anche perché pensa che non vale la pena di convincerne almeno la metà: quelli che si credono vittime, quelli che senza lo Stato e Barack Obama sarebbero perduti.

La sporca italia che uccide l'Italia è davanti agli occhi di tutti, ma nessuno ha occhi per vedere.Un tesoretto a Santo Domingo indagata la moglie di Dell'Utri

La Procura di Palermo, che ha avviato una rogatoria internazionale, accusa la moglie del senatore Pdl, Miranda Raii, di riciclaggio aggravato: avrebbe trasferito nell'isola caraibica 14 milioniprovenienti dalla vendita a Berlusconi della villa di Torno. Un acquisto, secondo i pm, gonfiato di almeno 10 milioni, che potrebbe nascondere il prezzo di un ricatto o una mediazione

La procura di Palermo ha iscritto nel registro degli indagati Miranda Ratti, moglie del senatore del Pdl Marcello Dell'Utri: la donna deve rispondere di riciclaggio aggravato, per avere trasferito a Santo Domingo, secondo l'accusa, oltre 14 milioni provenienti dal pagamento della villa di Torno, sul lago di Como, venduta dal marito a Silvio Berlusconi. Dietro questo affare, secondo il pool coordinato dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia, c'era un'estorsione messa in atto da Dell'Utri, che nell'arco di 10 anni si sarebbe fatto consegnare dal Cavaliere circa 40 milioni.

Col trasferimento dei 14 milioni nella Repubblica Dominicana, la Ratti avrebbe assicurato al coniuge il "profitto del reato". La somma, infatti, secondo i primi accertamenti svolti dal Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza, è sparita, disperdendosi in altri conti intestati a presunti prestanome. Secondo i pm di Palermo, Dell'Utri avrebbe ricattato Berlusconi oppure avrebbe fatto da mediatore con la mafia, per il pagamento delle estorsioni "dovute" a Cosa nostra: lo dice anche la sentenza con cui la Cassazione, pur annullando con rinvio la condanna per concorso esterno, ha ritenuto che Dell'Utri avesse svolto il ruolo di intermediario, anche nei pagamenti.

L'8 marzo scorso, alla vigilia proprio della decisione della Suprema Corte, Dell'Utri vendette a Berlusconi la villa di Torno, al prezzo di 21 milioni, secondo l'accusa gonfiato di almeno 10 milioni rispetto al valore reale dell'immobile. Lo stesso giorno la Ratti trasferì il denaro all'estero. Dell'Utri in quei giorni non era in Italia. Secondo la ricostruzione dell'accusa, si sarebbe potuto trovare proprio a Santo Domingo, o in un altro Stato del Centramerica, in vista di una possibile latitanza dorata con i soldi del Cavaliere.

Berlusconi, sentito come teste e persona offesa dai pm di Palermo Francesco Messineo, Ingroia e Lia Sava, ha negato di essere mai stato sottoposto a pressioni ed estorsioni da parte dell'amico Marcello. Per continuare gli accertamenti anche a Santo Domingo, la Procura ha avviato una rogatoria internazionale.

Ai legali di Miranda Raii non è ancora pervenuta nesuna comunicazione , in merito ad una sua iscrizione nel registro degli indagati da parte della procura di Palermo. I legali della famiglia Dell'Utri spiegano di essere al momento "all'oscuro della vicenda" e dicono che, ad oggi, nessuna comunicazione è arrivata a loro o a Miranda Anna Ratti.

venerdì 14 settembre 2012

Benzina a costo zero.Ecco le novità e la profezia apocalittica del terzo millennio rivelata.


Vi siete mai chiesti quanto costa un viaggio in automobile da Marsala a Torino?

Magari se lo avete fatto vi siete resi conto di aver svuotato il portafoglio.  Oltre 2000 kilometri Marsala Torino.


Eppure si può percorrere tutta l'Italia senza un centesimo: Come!

Gettate la vostra patente  



nel cesso di casa vostra.
Rottamate la vostra auto,
per iniziare una nuova vita:

"La vostra rinascita".

Vi renderete conto che le amministrazioni locali stanno lavorando per migliorare i trasporti pubblici.
Avrete incontri fortuiti con persone speciali.
Ricomincerete a leggere libri e quotidiani per accrescerete la vostra cultura.

Condividerete le vostre idee intorno a voi.

Migliorerete la vostra schiena e la vostra salute.

Non sarete più vittime di atti vandalici.
Non vi arrabbierete più se qualcuno vi taglierà la strada.

Dimenticherete la data di scadenza della polizza assicurativa.

Non dovrete più irritarvi per i ritardi delle compagnie di assicurazione a liquidarvi i vostri danni.

Il bollo dell'auto sarà un ricordo di altri tempi.
E le cartoline verdi non raggiungeranno più le buche delle vostre abitazioni.
Non sarà più disponibile il parabrezza  della vostra auto.

Non perderete più tempo a cercare un parcheggio libero in una giungla di auto.
Non dovrete più lasciare il pizzo ai parcheggiatori abusivi.

Non vi dovrete più preoccupare del limite di velocità e dei divieti in genere.

Nessun flash vi abbaglierà dallo specchietto retrovisore.
Nussuna pattuglia incontrerete per la vostra nuova strada maestra.

Non avrete più bisogno di denaro per muovervi con le vostre gambe.
I gommisti cominceranno a leggere libri.

Il meccanico leggerà una rivista di moda.

Il carrozziere restaurerà auto d'epoca.

Il distributore di benzina dipingerà quadri che diverranno famosi e fonderà una rivista d'arte.
Gli assicuratori assicureranno se stessi alla pensione.


Non perderai più un istante per quella famigerata auto che ha reso l'uomo del XX secolo, schiavo della sua stesssa ombra.
Propaga e condividi questo spot, ne va del futuro del Bel Paese: 
"Un nuovo mondo comincerà".


Riprendi le tue gambe e cammina il mondo ti ringrazierà per sempre.

martedì 11 settembre 2012

Il Vangelo di Domani Beati i poveri. Guai a voi, ricchi.

Lc 6,20-26

 

Vangelo

Beati i poveri. Guai a voi, ricchi.
Dal Vangelo secondo Luca
 
 
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
 
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
 
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».

lunedì 10 settembre 2012

Una caduta profetica e apocalittica: "L'emittente di lucifero è in caduta libera", si salvi chi può !!!.



 


Lucifero e il tormento
Lucifero in caduta libera

Il Biscione, per far fronte al calo della raccolta pubblicitaria, ha incrementato di 150 milioni il piano triennale di risparmi. Ai sindacati è stata prospettata l'esternalizzazione della controllata Videotime, con i suoi 74 lavoratori e uffici in tutta Italia. Pronto un pacchetto di 8 ore di sciopero. Giornalisti di tutte le testate in agitazione

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Mediaset inasprisce le misure anti-crisi. Il piano da 250 milioni di risparmi triennali deciso nel luglio del 2011 non basta più, vista la crisi economica e il calo della raccolta pubblicitaria. Così il Biscione decide tagli per altri 150 milioni di euro. Per un totale di 400 milioni, con l’esternalizzazione dell’intera struttura della controllata Videotime, con i suoi 74 lavoratori e le sedi regionali. Insorgono i sindacati, mentre i giornalisti di tutte le testate dichiarano lo stato di agitazione.
La revisione è emersa ieri nel tavolo che si è tenuto tra i rappresentanti dell’azienda e le sigle sindacali ed è stata motivata con l’ulteriore peggioramento del quadro macroeconomico con impatti sulla raccolta pubblicitaria del gruppo che nei primi sei mesi dell’anno è calata del 10% circa.
Nei mesi scorsi, il vicepresidente esecutivo Pier Silvio Berlusconi aveva già fatto riferimento a ulteriori misure di risparmio, oltre al piano da 250 milioni. Ma l’ammontare totale dei nuovi tagli non era mai stato comunicato: tali interventi, secondo il vicepresidente, erano da intendersi non come risposta alla crisi ma come aggiustamenti necessari per snellire la struttura Mediaset.
L’incremento di 150 milioni del piano di risparmio comunque è addirittura al di sopra delle stime ipotizzate negli scenari degli analisti. Tra le misure decise dall’azienda ci sarà il progetto di esternalizzazione di dieci sedi regionali della controllata Videotime, che si occupa dell’ideazione e realizzazione dei programmi tv. Lo scorporo del ramo d’azienda riguarderà 74 lavoratori che confluiranno in una newco di proprietà dell’ex dirigente Mediaset Renato Pizzamiglio. L’operazione comporterà per Cologno Monzese risparmi stimati in 2 milioni di euro annui.
Contro questi interventi insorgono i sindacati, che hanno pronto un pacchetto di 8 ore di sciopero che potrebbe già essere parzialmente applicato venerdì. Lo annuncia il segretario nazionale con delega all’emittenza della Uilcom-Uil, Pierpaolo Mischi, dopo il primo incontro di ieri tra l’azienda e le organizzazioni Sindacali, Uilcom-Uil, Slc Cgil e Fistel-Cisl. Mischi si è detto contrario all’operazione e ha parlato di “processo di espulsione di lavoratori e attività dal gruppo”. “Non e questo il modo giusto per cercare di contenere i costi – ha detto il sindacalista – e rilanciare l’azienda anche nell’attuale periodo di forte crisi, sia di fatturato sia di contrazione, negli investimenti pubblicitari”.
Solidarietà ai lavoratori di Videotime è stata espressa dai giornalisti di tutte le testate Mediaset (TG5, News Mediaset, TG4, Studio Aperto, Videonews, Sport Mediaset), che dichiarano lo stato di agitazione. In una nota del coordinamento dei comitati di redazione si parla di “grande preoccupazione per l’annunciata esternalizzazione del personale tecnico di tutte le sedi regionali del gruppo Mediaset, ovvero la cessione di un presunto ramo d’azienda che coinvolge 74 dipendenti della società Videotime e le strutture in cui oggi lavorano”.
“Un processo – di cui continua la nota congiunta – di cui a tutt’oggi non sono ancora chiari le modalità e i supposti benefici, ma chiarissimi i danni per la qualità dell’informazione”. E ancora: “I giornalisti chiedono all’Azienda di ritirare il piano di cessione delle sedi regionali Videotime, e la invitano a concentrare gli sforzi sull’informazione, in un momento tanto delicato come quello che il Paese sta vivendo”.