giovedì 28 luglio 2011

Oslo, Borghezio infanga la nostra Nazione, buttiamolo nel pozzo con indignazione





Polemica sulle frasi dell'eurodeputato che ha detto di condividere le idee del killer norvegese. Maroni: parole a titolo personale


Come si può avere un nostro rappresentante, così viscido e meschino al Parlamento europeo. Lo sanno tutti che a Torino andava a soddisfare i suoi piaceri di  vojeur facendo dei raid alla Pellerina mentre le coppie facevano sesso. Che vergogna ancora una volta per la nostra povera Italia sfregiata da esseri immondi come altri in passato hanno fatto. E la cosa più sconcertante che sono pagati da tutti i cittadini a cui si chiedono ancora e sempre sacrifici.



Un Imbecille, questo è un rappresentante della nostra Nazione . Aiuto!!!! 

Il nostro rappresentante al Parlamento Europeo,

 e Noi Paghiamo pure

Da un vojeur di devi aspettare di tutto

Rifletti

Roma, 26 lug. (TMNews) - "Borghezio farnetica". Questa volta la linea ufficiale della Lega ha preso subito le distanze dall'europarlamantare del Carroccio che aveva commentato le stragi di Oslo e Utoya, in Norvegia, dicendo di condividere le idee sull'invasione islamica in Europa espresse dal killer che ha ucciso almeno 76 persone venerdì. A scaricare Mario Borghezio, bollando le sue dichiarazioni come "del tutto personali" e come "farneticazioni", è stato prima il ministro Roberto Calderoli (anche nella veste di coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord), seguito a ruota dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che ha detto in un'audizione alla Camera di "condividere in pieno" le dichiarazioni di Calderoli. Il diretto interessato però non ci sta e ai colleghi ha risposto che le sue idee sono le stesse della scrittrice Oriana Fallaci e che per sostenerle ci vogliono "i coglioni". Il "guerriero della padania" non arretra di un milimetro sulla sua interpretazione della strage della follia in Norvegia. Ma attorno a lui si fa il vuoto assoluto, in Italia e nella Ue, con tanto di richiesta delle opposizioni italiane a Strasburgo di sue dimissioni dal parlamento europeo "Il coraggio chi non ce l'ha non se lo può dare. Quindi - ha replicato Borghezio a Calderoli - per assumere certe posizioni bisogna avere i coglioni, direi da leghista. Mentre da persona educata dico un po' di coraggio", ha scritto l'europarlemantare della Lega invitando Calderoli e Maroni a "guardare oltre al proprio naso". Dal fronte delle opposizioni, intanto, su Borghezio si è abbattutta una pioggia di denunce: sia dirette alla magistratura perché valuti se indagarlo, sia a Bossi affinché lo metta fuori dal partito e dell'Europarlamento. Tutte cose che di suo il focoso Borghezio non farà mai. O, almeno, così ha detto. "Dimettermi? Ma siamo mica matti: io - ha assicurato- tengo la posizione. Sav/Bat/Tor

giovedì 3 marzo 2011

 

Borghezio, un passato da dimenticare?

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Borghezio non mi è mai è piaciuto: la sua volgarità nei gesti e nelle dichiarazioni (razziste oltre ogni limite della decenza) fanno di lui una delle personalità più riprovevoli della politica italiana. Lui che vuole andare a sparare col fucile la salma di Garibaldi, lui che trova giusto che un fantoccio dell'Eroe dei Due Mondi sia stato bruciato in una manifestazione leghista contro l'Unità d'Italia, lui che vuole accogliere con le armi i profughi extracomunitari, lui che... beh, andate a farvi un giro in rete. Se non è nazismo il suo, poco ci manca. A proposito del nazismo leggete cosa riporta Wikipedia: "L'11 luglio 1976 viene fermato dalle autorità a Ponte San Luigi, valico di confine nei pressi di Ventimiglia, e trovato in possesso di una cartolina firmata "Ordine Nuovo" ed indirizzata "al bastardo Luciano Violante" (magistrato allora impegnato in inchieste contro l'eversione di matrice neofascista). Il testo del messaggio, accompagnato da alcune  svastiche e da un "Viva Hitler", era il seguente: "1, 10, 100, 1000 Occorsio". Vittorio Occorsio, anch'egli giudice protagonista della lotta contro il terrorismo nero, era stato ucciso appena due giorni prima in un agguato."

Eppure Borghezio a fianco ad un presente torbido ha qualcosa di strano pure nel suo passato. In questi giorni  stanno saltando fuori delle notizie davvero particolari, ed è il caso di riportarle una dopo l'altra, con qualche bella foto a corredo. Buona lettura.

La Stampa, 22.02.1979
In carcere per bancarotta un assessore di Cuorgnè, Giovanni Jaria, e due
avvocati
Truffe e strane operazioni finanziarie che hanno per sfondo la fantomatica cooperativa «Aurora» di Borgaro continuano a interessare la magistratura che sta indagando su fatti e misfatti di questa società in cui parecchia gente in buona fede ci ha rimesso i risparmi credendo di poter un giorno diventare proprietaria di un alloggio. Ieri il giudice istruttore Accordon ha emesso sei mandati di cattura eseguiti dai carabinieri del reparto operativo. Sono stati arrestati due avvocati, Veniero Frullano di 50 anni e Mario Borghezio,
32 anni, un assessore di Cuorgnè, Giovanni Jaria, impresario e personaggio pubblico piuttosto «chiacchierato» tanto da essere espulso dal partito socialista in cui militava attivamente. (.)

La Stampa, 23.02.1979
Dietro i raggiri della falsa cooperativa l'ombra del delitto di Vauda Canavese?
Tra i cocci della cooperativa «Aurora» di Borgaro. dichiarata fallita nell'autunno scorso, c'è di tutto: truffa, falsi in contabilità, raggiri, «buchi» per decine di milioni, bilanci fasulli, un'estorsione e, domani, forse, la spiegazione di un delitto che pareva destinato alla polvere degli archivi. Vediamo di riassumere gli ultimi sviluppi della complessa vicenda. Tra ieri e martedì notte il giudice istruttore Accordon ha interrogato le persone arrestate; gli avvocati civilisti Venicro Frullano e Mario Borghezio; l'impresario ed assessore di Cuorgnè Giovanni Iaria; il suo socio Luigi De Stefano e un commerciante di Vimodrone (Milano), Giovanni Tornaghi, 47 anni. Costui, in concorso con Alfredo Luca, 50 anni, radiotecnico di Milano, avrebbe tentato un'estorsione a due non meglio specificati soci della «Aurora». Come? Cercando di farsi consegnare un paio di brillanti del valore di 10 milioni e offrendo in cambio il silenzio sull'imbroglio che Gian Maria Massari farmacista di Borgaro e factotum della cooperativa, ed i suoi più stretti collaboratori, andavano tessendo alle spalle dei «soci».
(.) E c'è di più: da questa fitta ragnatela dovrebbero venire fuori i nomi e le ragioni di un delitto commesso presso Vauda Canavese il 30 agosto scorso. Quella sera, due contadini scorsero nelle vicinanze di un loro vigneto affiorare dal terreno il braccio di un cadavere sepolto da poco. La fossa, scavata qualche ora prima, conteneva il corpo di Loris Silvestri, ex cuoco, «giustiziato» con due colpi di pistola alla testa. C'è il sospetto che il Silvestri avesse ficcato il naso troppo a fondo proprio nelle attività delle società fantasma che pullulavano nella zona, minacciando forse di parlare. Da qui l'ordine di farlo tacere per sempre. Esistono collegamenti tra le indagini che sta svolgendo il magistrato sulla cooperativa di Borgaro e varie «affiliate», e il delitto di Vauda (la pratica è pure nelle mani del giudice Accordon?) Lo si saprà forse tra pochi giorni.

La Stampa, 03.05.1980
La cooperativa-truffa a Borgaro Rinviate a giudizio 11 persone
La truffa ai danni di persone che sono alla ricerca di una casa sta diventando sempre più frequente. Un esempio viene dalla cooperativa fantasma «Aurora», di Borgaro. Costituitasi nel marzo del '77 e dichiarata fallita nel gennaio del '79. I soci avevano nel frattempo versato oltre alle 50 mila lire di capitale sociale e alle 250 mila, a titolo di fondo spese, quote pari al 10 per cento del valore degli alloggi vale a dire, dai 2 al 2 milioni e mezzo di lire ciascuno. Al centro della vicenda, nata da una denuncia dell'ottobre '78, e i successivi esposti dei soci che avevano ormai intuito la truffa ordita ai loro danni, un gruppo di spregiudicati
professionisti, in questi giorni il giudice istruttore Acordon ha chiuso l'inchiesta, chiedendo il rinvio a giudizio davanti al tribunale per undici persone. Tutte devono rispondere di associazione per delinquere e concorso nella truffa. Sono: Giuseppe De Vita, 37 anni, ex postino e vicesindaco di Borgaro, socialista come Gian Maria Ammassari, 35 anni, che abbandonò la gestione della farmacia nel paese per darsi alla politica (era segretario del Psi della locale sezione) e agli affari; (.) Maria Luisa Aime, 25 anni, di Leinì, impiegata, socia e consigliere d'amministrazione, grazie alla sua amicizia con il farmacista; (.) l'imprenditore edile Giovanni Iaria, 33 anni, che secondo l'accusa forni fatture «di comodo» per un importo di 91 milioni, a titolo di spese per materiale edilizio mai consegnato; gli
avvocati Veniero Frullano e Mario Borghezio, che dovevano assistere come legali gli amministratori e parteciparono invece agli utili dell'impresa truffaldina; (.) Il via alla cooperativa-truffa risale all'inizio del '77.
Il progetto è allettante: 150 alloggi da tre a cinque vani, prezzi vantaggiosi. L'iniziativa viene sponsorizzata dalla locale sezione socialista (segretario Ammassari, il farmacista) e dal vicesindaco De Vita, intraprendente e conosciuto. I guai cominciano quando i soci, che nel frattempo hanno versato il 10 per cento del valore degli alloggi, chiedono informazioni più precise sull'ubicazione del terreno e sulla concessione da parte del Comune dell'autorizzazione a costruire. La verità viene a galla in consiglio comunale quando il sindaco Sola, rispondendo all'interrogazione di un esponente della Democrazia Cristiana, in minoranza nel Comune, rivela che il terreno dell'«Aurora» non esiste. Poi va dal pretore di Ciriè Di Palma che fa partire l'inchiesta.

La Stampa, 18.12.1993
«On. Borghezio, lasci l'Antimafia»
Il caso della cooperativa socialista «Aurora» di Borgaro coinvolge nuovamente Mario Borghezio, oggi deputato e capogruppo della Lega Nord nella Commissione parlamentare antimafia. Il senatore e il deputato dei Verdi Emilio Molinari e Massimo Scalia e il senatore della Rete Carmine Mancuso,
in una lettera, hanno domandato al presidente della commisione Luciano Violante, pidiessino, se il comportamento di Borghezio nella bancarotta della Cooperativa Aurora (e nell'ammanco di 90 milioni) sia compatibile con il suo attuale incarico di commissario dell'Antimafia. Tanto più che il tribunale condannò assieme a lui (e ad un'altra dozzina di persone) «tal Giovanni Iaria, indagato per legami con la mafia calabrese». (.) In altre parole i due senatori Verdi e il deputato della Rete sollecitano il presidente dell'Antimafia ad invitare Borghezio a dimettersi. Ma il deputato della Lega risponde picche: «E' curioso che questa faccenda ritorni a galla
alla vigilia dello scioglimento delle Camere». Contrattacca: «Siamo di fronte a una chiara manovra anti-Lega, orchestrata per far riemergere quella vecchia storia». Una storia di ammanchi (dalla cooperativa sparirono 90 milioni) e una «bancarotta fraudolenta» che parevano dimenticati. Anche perché, dopo la condanna (due anni) pronunciata dal tribunale nell'84 e confermata in corte d'appello nell'86, la Suprema Corte annullò le sentenze per vizio di forma: i due dibattimenti, a giudizio della Cassazione, si erano tenuti nonostante che il fallimento della cooperativa fosse stato impugnato, quindi non esecutivo. «Senza la sentenza di fallimento non poteva configurarsi il reato di bancarotta» dice Borghezio. (.) E sulla questione
Iaria: «Non ho avuto rapporti diretti con lui. In quella cooperativa ero solo un legale. Fui chiamato quando il buco di 90 milioni c'era. Che potevo fare? (.)

La Stampa, 22.02.1979
In carcere per bancarotta un assessore di Cuorgnè, Giovanni Jaria, e due
avvocati
(.) Esaminando i libri contabili della fallita cooperativa «Aurora» sarebbe emerso che un «buco» di 90 milioni avrebbe avuto la copertura fasulla di fatture emesse dallo Jaria, o meglio dall'impresa «Ice» di cui Jaria era amministratore. Perché? L'Ammassari, factotum della «Aurora», con quelle fatture fittizie avrebbe dimostrato ai soci che la contabilità societaria era perfetta e che i lavori sarebbero cominciati presto. Tanto è vero che sarebbe riuscito grazie a quelle «credenziali» a far versare altre somme ai soci, soldi finiti poi non si sa bene dove. L'«operazione fatture» sarebbe un'iniziativa dell'Ammassari, conclusa con l'aiuto degli avvocati Borghezio e Frullano che gli avrebbero presentato Giovanni Jaria.

CNEL - Osservatorio socio-economico sulla criminalita, L'infiltrazione della
criminalità organizzata nell'economia di alcune regioni del Nord Italia, 23
febbraio 2010
(.) Si può cominciare da Cuorgnè, in provincia di Ivrea, che è un esempio di come sia stato possibile realizzare un determinato inserimento in quelle realtà. Protagonista della vicenda fu Giovanni Iaria che protestò  sempre la sua innocenza di fronte alle accuse dei magistrati che in tempi diversi s'occuparono di lui. Era amico di Mario Mesiani Mazzacuva, capobastone di Bova che aveva interessi economici nel canavese e in Val d'Aosta, e di un altro mafioso di spicco della 'ndrangheta di quegli anni originario di Marina di Gioiosa Jonica e operante a Torino, Francesco Mazzaferro. Quando verrà battezzata la figlia di costui, Iaria era presente, anche se dirà di aver partecipato a quel battesimo per l'amicizia che lo legava al cantante Mino Reitano ingaggiato per allietare la festa. Iaria era un imprenditore edile. Sui suoi cantieri, a quanto pare, lavoravano "pregiudicati calabresi" che avevano ottenuto il beneficio della semilibertà "grazie a richieste nominative di imprese legate a Iaria". Insieme ad un altro socio aveva il controllo della manodopera locale di origine calabrese e con essa riusciva ad inserirsi in vari lavori. E' significativo il fatto che un grosso imprenditore di Cuorgnè "quando aveva bisogno di manodopera si rivolgeva allo Iaria" e questi, d'altra parte, "era in grado di praticare prezzi enormemente vantaggiosi rispetto a quelli che potevano praticare altre ditte esecutrici dei lavori". Il che può spiegarsi solo con il fatto che Iaria "disponeva di manodopera meno costosa e, cioè, sottopagata o in 'nero'". Giovanni Iaria cominciò a tessere relazioni con vari ambienti. Non sorprende allora trovarlo in rapporto "con quei personaggi che rappresentavano le istituzioni la cui frequentazione è in grado di  conferire prestigio ed immagine e, al tempo stesso, aggiungere potere". Il rapporto con il procuratore della Repubblica di Ivrea costò caro al magistrato che si dimise dall'ordine giudiziario. Né può sorprendere il fatto che lo stesso Iaria si sia dato attivamente a fare politica: "Già nel 1975 era in grado di controllare una buona fetta dei voti degli immigrati", 500 a suo dire. Con quei voti fu eletto consigliere comunale di Cuorgnè e divenne subito assessore. (.)

lunedì 25 luglio 2011

Scossa di terremoto in Piemonte Sisma di magnitudo 4.2. L'epicentro tra Cantalupa, Pinasca e Cumiana


Forte scossa sismica in Piemonte. La magnitudo non è ancora nota. Gente in strada a Sestriere e Bardonecchia

 Una forte scossa di terremoto è stata avvertita poco dopo le 14.30 in Piemonte. Ancora da individuare l'epicentro. Il sisma è stato distintamente avvertito anche a Torino. Molte segnalazioni anche dalla Valle di Susa: a Sestriere e Bardonecchia alcune persone sono scese in strada. L'Istituto nazionale di geofisica ha confermato l'evento, anche se non è stata ancora resa nota la magnitudo.        





TORINO
Alle 14,32 circa la terra ha tremato in Piemonte e la scossa è stata avvertita anche a Torino nella redazione de La Stampa. Il sisma è stato registrato da più stazioni della rete
sismica nazionale, secondo cui la magnitudo sarebbe 4,2. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha confermato che in Piemonte vi è stata una scossa «di notevole intensità», senza precisare subito la magnitudo, epicentro tra il pinerolese e Val Sangone. Secondo le testimonianze su Twitter gli epicentri sono due: uno in Val di Susa e uno in provincia di Cuneo.

Una forte scossa di terremoto è stata avvertita in Piemonte subito dopo pranzo. L'Istituto Nazionale di Geofisica ha registrato alle 14.32 un sisma di magnitudo 4.3, con coordinate 44.28 di latitudine e 7.28 di longitudine, e con una profondità di circa 25 chilometri. I comuni prossimi all'epicentro sono stati Cantalupa, Pinasca Dubbione e Cumiana, nel Pinerolese, a ridosso delle montagne  olimpiche.  Il sisma è stato distintamente avvertito anche a Torino, soprattutto ai piani più alti. Molte segnalazioni anche dalla Valle di Susa: a Sestriere e Bardonecchia alcune persone sono scese in strada. Per ora non ci sono segnalazioni di danni o di feriti.

Il terremoto legato alla profezia della nascita di Michele Santoro L'oro Santo dell'Arcangelo San Michele


La Giustizia dell'Arcangelo San Michele 


Terremoto Piemonte: caduti massi da Sacra di San Michele
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Ultima modifica: 25 luglio 2011 - 18:31

TORINO / Il terremoto che ha colpito il Piemonte nel pomeriggio ha causato il distaccamento di alcuni massi dalle montagne intorno alla Sacra di San Michele, abbazia sul Monte Pirchiriano.
Nessun danno al complesso storico ma i massi hanno sfiorato un edificio usato per convogliare l’acqua potabile. I sentieri della zona sono stati chiusi al traffico pedonale in via precauzionale su ordine del comune di Chiusa San Michele, in Val di Susa. A causa del sisma sono stati fermati i treni sulla linea Torino Modale e Torino Torre Pellice.


Il 2 luglio ricorre la Visitazione della B. V. Maria a santa Elisabetta. 
Il 2 luglio si festeggia la Madonna delle Grazie Patrona di Enna  
A Salerno il 2 luglio del 1951 nasce Michele Santoro, il cui protettore è l'Arcangelo San Michele,
il cui cognome Santoro esprime la ricchezza Oro Santo, Oro Fino, Sorgente di Luce,                                                            
Il Duomo di Salerno che custodisce le spoglie di San Matteo
 Nasce proprio nella Città di Salerno. Città in cui sono custodite le spoglie dell'Evangelista Matteo.

                                                                                                                                                                                     
Matteo fu simboleggiato nell'uomo alato (o angelo), perché il suo Vangelo inizia con l'elenco degli uomini antenati di Gesù Messia.
Marco fu simboleggiato nel leone, perché il suo Vangelo comincia con la predicazione di Giovanni Battista nel deserto, dove c'erano anche bestie selvatiche.
Luca fu simboleggiato nel bove, perché il suo Vangelo comincia con la visione di Zaccaria nel tempio, ove si sacrificavano animali come buoi e pecore.
Giovanni fu simboleggiato nell'aquila, l'occhio che fissa il sole, perché il suo Vangelo si apre con la contemplazione di Gesù-Dio: "In principio era il Verbo..." (Gv 1,1).

                           
                  Dal Vangelo Secondo Matteo

Il Calvario Dal Film di P.P. Pasolini "Dal Vangelo Secondo Matteo"

Sua Santità il Dalai Lama Vera Luce espressione di Pace

Nasce come strumento di Dio per distruggere il maligno che regna su questa terra, nulla è un caso, non è un caso che le sue battaglie sono sempre orientato verso un'informazione di denuncia per aprire gli occhi agli umani verso una verità e una giustizia .  

Il sogno degli italiani, "Un sogno infranto"
Il marchese Casati Stampa, la Follarino e il Minarenti 




Murales con Falcone e Borsellino
La Giustizia dell'Arcangelo San Michele 
La distruzione di un'illusione

mercoledì 20 luglio 2011

Lettera a Silvio Berlusconi "nel nome del Padre del Figli e dello Spirito Santo"

Caro Silvio,
figlio di Dio e battezzato nel Nome del Padre e dello Spirito Santo.
In nome del popolo italiano ti imploriamo pietà per le sorti della Nostra Nazione, abbandona tutte le tue manie di grandezze, svegliati, perchè dentro di te si è insinuato il diavolo, apri gli occhi finalmente perchè i demoni te li hanno chiusi. Libera il mondo con la tua conversione a Cristo, perchè Dio è ormai alle porte e dovrai rendergli conto del male che hai fatto tramite satana. Redimi i tuoi peccati, il in tempo è giunto, ricordati che non è mai troppo tardi per riscoprire il Signore e la Sua Grandezza. Liberati dagli esseri immondi che strisciano intorno a te per condividere il tuo potere, anche loro sono impossessati dello stesso demone che alimentano la tua sete di vanità. Il peccato originale è ancora in corso, ma il battesimo ci ha reso immuni, lui, satana vuole essere il padrone del mondo e attraverso la donna ti offre la mela, ovvero il sesso: oggetto della tentazione. Oggi come il primo giorno dell'uomo, tenta le persone cieche e sorde che come te che sono accecati e assetate di potere. Libera il mondo usando i suoi stessi strumenti che tu hai conosciuto molto bene, contro di lui, solo così ti potrai riscattare agli occhi di Dio e del mondo intero. Le strategie che ti sono state impartite con il tuo amico Cesare, dalla società americana di comunicazione "Silvana", in cui si impara a a vincere le battaglie perse. Liberati della squadra di calcio il cui simbolo è proprio il diavolo, e liberati degli strumenti dei media dei giornali e delle televisioni per salvare dalla maledizione eterna i tuoi figli, nipoti e pronipoti per le tue prossime sette generazioni. La tua battaglia ha inizio, preparati per il tuo prossimo compleanno ad iniziare una nuova vita, 3/4 di secolo della tua vita sono trascorsi, il tuo Maestro Interiore ti seguirà per il resto dei tuoi giorni. Ricordati che, come si legge sul Vangelo, è più facile che un cammello passi attraverso la cruna di un ago che un ricco entri nel Regno dei Cieli. Rinuncia a tutti i beni materiali e gli attaccamenti alle cose, e liberati del carnai che ti circonda con invidia e superbia, solo così potrai essere perdonato e redenti i tuoi peccati mortali, segui l'esempio di nostro Signore Gesù Cristo e porta la Sua Croce con coraggio e dignità. Abbandona il potere e le cose materiali per dedicare gli anni che ti rimangono alla penitenza e al Signore Dio. Egli ti salverà, e il popolo ti onorerà e ti gratificherà per tutti i secoli dei secoli.  L'Arca dell'Alleanza in questo momento è nelle tue mani, approfittane, perchè avrai tuoi  tutti i Santi, gli Angeli, gli Arcangeli e i Cherubini sopra di te. Librati e libera il mondo dalla schiavitù del male, come hai potuto fare il male ieri oggi potrai fare il bene. Coraggio Sivio, il Signore è con te.

“La villa di Silvio Berlusconi è posseduta dal Maligno!”

Anna Fallarino Casati Stampa5 febbraio 2011 - La tesi di Padre Amorth: “le Orge hanno richiamato il Demonio, serve agire”. E intanto si scopre che il Bunga Bunga affonda le sue radici negli anni 80.
E se il bunga bunga fosse colpa del Diavolo? Questa la tesi di uno dei più celebri esorcisti del mondo, Padre Amorth, secondo il quale la villa di Arcore sarebbe infestata da uno spirito malvagio, probabilmente richiamato sulla terra dalla condotta immorale dei vecchi proprietari di casa. In fondo, anche ne l’ “Esorcista – La genesi” scoprivamo come il maligno occupante della piccola Reagan venisse da lontano, e traesse la sua stessa esistenza dalle azioni malvagie che ne avevano circondato la nascita.
PAPE’ SATAN! – Andiamo quindi a scoprire quando di preciso il maligno è entrato nella casa del Bunga Bunga. Tutti ormai conoscono la storia della villa di Silvio Berlusconi, acquistata (in maniera più o meno legale) per tramite di Previti dalla giovane orfana Casati Stampa, all’epoca minorenne (!!), i cui genitori erano stati vittima di una tragica storia di passione e morte.
Berlusconi conosceva il conte Camillo Casati Stampa prima della tragedia?
La povera esca vittima sacrificale da offrire al diavolo, figlio di un amico di Previti per esercitare l'esproprio coatto con la complicità dei giudici già a quei tempi corrotti che hanno nominato tutore lo stesso Previti. Chi orchestrò quel delitto se non gli adetti ai lavori? E Dell'utri dov'era a quei tempi?
Proprio al destino dei coniugi potrebbe essere collegato l’ arrivo del Demonio, i cui nefasti influssi ancora oggi muoverebbero le azioni delle povere vittime (innocenti) dei suoi artefizi diabolici. Il marchese Camillo Casati Stampa di Soncino e sua moglie, Anna Fallarino, erano una coppia unita da un hobby “bizzarro”, il cuckolding: Camillo, infatti, amava fotografare Anna mentre si trovava in atteggiamenti intimi con altri uomini, spesso pagati da lui stesso. Una pratica di cui parlava nel suo stesso diario, dove descriveva quanto fosse appagante assistere allo spettacolo: “Oggi Anna mi ha fatto impazzire di piacere. Ha fatto l’amore con un soldatino in modo così efficace che da lontano anche io ho partecipato alla sua gioia. Mi è costato trentamila lire, ma ne valeva la pena”. Notiamo come anche qui si parli di prostituzione: forse, come in una sorta di rito, si tratta del primo passo per chiamare il Maligno, inavvertitamente compiuto sia dai vecchi prorpietari di casa che dai nuovi.
IL FATTACCIO - E infatti anche per i Casati Stampa arriva l’era delle orgie, compiute proprio nella villa di Arcore. Proprio durante questi atti immondi ecco germogliare il seme della violenza: arriva infatti un giovane per il quale Anna perde la testa. Si tratta di Massimo Minorenti, giovane studenti fuori corso figlio di un amico di Previti e dello stesso movimento sociale, che – forse mosso dal diavolo – concupisce la giovane donna rapendone il cuore. Quando il Marchese capisce che Anna lo ha tradito anche con il cuore, farà esplodere il suo dolore con diversi colpi di Browning calibro 12, uccidendo i due e se stesso, e sugellando con il sangue l’arrivo di Satana nella casa.
ATTENTO SILVIO! - Disgrazia di famiglia o progetto studiato a tavolino nei minimi particolare per fare manbassa di tutto, la Villa, i quadri e tutte le terre che in seguito sono state edificate da un improvvisato costruttore, per realizzare Milano 2, e le altre aree residenziali nella proprietà? Terre espropririate con la complicità del mondo corri  dei giudici.A farne le spese, anni più tardi, sarà il giovane Silvio Berlusconi, imprenditore in ascesa che acquista la casotto  dall’orfana dei due sventurati amanti, a un prezzo decisamente di favore. Probabilmente, possiamo ipotizzare, la giovane rifila all’imprenditore una fregatura, ben sapendo che la casa ha già uno scomodo inquilino dotato di coda e forcone. E da subito i suoi influssi mefistofelici iniziano a fare effetto sul buon Berlusconi. E’ infatti riemersa dal passato una testimonianza che collega la pratica del Bunga Bunga agli anni 80: quello che un giorno sarebbe divenuto il Premier, amava riunire i suoi amici a casa davanti alla tv. Ma non per guardare 90° minuto come tutti i comuni mortali, bensì per scegliere “tra presentatrici, ballerine e showgirls dei programmi di Retequattro, Italia1 e Canale 5, quelle che dovranno essere chiamate a soddisfare le voglie dei presenti in un crescendo di situazioni viziose”. Insomma, la versione by Bagaglino del film pasoliniano “Le 120 giornate”, con meno violenza e più tette al vento.
PROGRAMMI AD HOC - Addirittura gli stessi palinsesti delle reti del biscione altro non erano che “programmi specificamente allestiti”(“Viva le donne, M’ama non m’ama, Drive In, ecc”) per assicurare “il giusto flusso di carne fresca per il “divino Silvio”. La prova definitiva che il Demonio non ha mai abbandonato Villa Casati Stampa, e ora sta cercando di trascinare nel baratro dell’inferno anche Silvio Berlusconi. Nonostante la sua nota anima filantropa e mecenate, il povero Premier soggiace ormai da troppo tempo all’inflenza di Satana e forse, anche per lui, sta arrivando il momento di pagare pegno con il sangue al capo degli angeli ribelli. Ci accodiamo perciò alla richiesta di Padre Amorth: esorcizzare la Villa è l’unica soluzione per salvare veramente Silvio.

domenica 17 luglio 2011

Apocalisse 2012: Terremoto tra Emilia e Veneto, Isole Eolie e Reggi...

Apocalisse 2012: Terremoto tra Emilia e Veneto, Isole Eolie e Reggi...: "L'allarme L'epicentro in Veneto, a Bologna Vigili del Fuoco tempestati di chiamate.Disagi sulla Bologna-Verona di LUIGI SPEZIA Non ci..."

Terremoto tra Emilia e Veneto, Isole Eolie e Reggio

L'allarme

L'epicentro in Veneto, a Bologna Vigili del Fuoco

tempestati di chiamate.Disagi sulla Bologna-Verona
di LUIGI SPEZIA
 



Non ci sono stati danni a Bologna, ma la scossa è stata avvertita da molte persone soprattutto ai piani alti delle abitazioni. Numerose le chiamate al centralino dei Vigili del Fuoco, che però non hanno effettuato alcun intervento. Si è trattato soltanto di telefonate per avere informazioni sull'accaduto. Le telefonate sono giunte un po' da ogni parte della città, in particolare zona Mazzini, Massarenti, dal quartiere Reno e Navile. In pianura, verso il confine Veneto la scossa è stata percepita distintamente anche in abitazioni al primo piano, in particolare nel Persicetano e nel Centese. 




Nell'Alto Ferrarese e nel Bondenese è stato sentito in modo distinto, per una decina di secondi con i mobili delle case che hanno traballato, diverse persone sono scese in strada preoccupate. I vigili del fuoco di Ferrara hanno ricevuto numerose chiamate da parte di cittadini, ma non sono segnalati danni.
La scossa si è avvertita anche nel Modenese, soprattutto a nord del capoluogo.



Le Ferrovie hanno comunicato che dalle 20.45, dopo la scossa di terremoto che avrebbe avuto epicentro in Lombardia, è stata sospesa la circolazione ferroviaria sulla linea tra Bologna e Verona per accertamenti.
Squadre di tecnici sono al lavoro per le verifiche sull'integrità della struttura e degli impianti di circolazione.
Treni cancellati e ritardi da 40 minuti a oltre un'ora si registrano allo snodo ferroviario di Verona, a causa della scossa di terremoto registrata in serata tra Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.
Oltre ai convogli provenienti da Bologna sono di conseguenza bloccati anche quelli che proseguono verso il Brennero.



Terremoto oggi Italia: Eolie in Sicilia e Reggio in Emilia Romagna

Al largo delle isole Eolie, è stato registrato il secondo terremoto in Sicilia nell'arco delle ultime ore. Anche in provincia di Reggio Emilia si è verificato l'ennesimo terremoto.

terremoto eolie in sicilia
Oggi in Sicilia, alle ore 3,07 è stata registrata una scossa di terremoto al largo delle Eolie, tra Leni, Malfa e Santa Marina nell’isola di Salina.
L’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia precisa che l’epicentro della scossa di terremoto è stato localizzato ad una profondità di 11,1 km e che l’intensità è stata pari a 3 gradi di magnitudo delle scala Richter. Il sisma che è stato avvertito dagli abitanti delle Eolie e in modo particolare da quelli di Salina, fortunatamente non ha arrecato danni a cose e persone.
Ma la scorsa sera, in Sicilia è stata registrata una precedente scossa nei pressi dell’isola di Ustica. Si è trattato di una scossa di 3,6 gradi di magnitudo sentita anche a Palermo.

Apocalisse 2012 Capitolo 7 I segni di Dio segnati in fronte da unfiloperlitalia

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