lunedì 18 novembre 2013

Il maltempo fa strage in Sardegna. Nove morti e quattro dispersi

I nubuifragi hanno messo in ginocchio gran parte dell'Isola. Madre e figlia travolte nell'auto investita dall'acqua. Un'anziana è morta in una casa allagata a Uras (Oristano). Una donna di 90 anni muore in provincia di Nuoro. Crolla un ponte a Monte Pino, due auto coinvolte, messi in salvo tre poliziotti, uno non ce l'ha fatta. Altre vittime:marito, moglie e suocera. Nel crollo di un altro ponte resta ucciso un uomo. Nel nuorese salvati un allevatore e suo figlio trascinati via dalle acque. Difficile la situazione a Olbia e Nuoro, domani scuole chiuse.  Disagi su strade e ferrovie, paesi isolati, continui black-out. Estesa allerta della Protezione civile. A Roma attenzione al livello del Tevere


Il crollo del ponte. E' strage a Monte Pino, in provincia di Olbia-Tempio. Nel crollo di un ponte sono rimaste coinvolte due automobili, una delle quali è stata risucchiata dalla voragine che si è formata. I vigili del fuoco hanno recuperato senza problemi tre poliziotti, mentre il corpo del quarto è stato ritrovato senza vita. Nello stesso incidente hanno perso la vita altre tre persone. Sono marito, moglie e suocera, trovati privi di vita all'interno di un furgone.

A Olbia, secondo la Protezione civile, almeno altre due donne risultano disperse. Voci, non ancora confermate, parlano anche di altre gravi situazioni per auto bloccate sulle strade dalla piena dei torrenti. Un bilancio che potrebbe ulteriormente aggravarsi, perché le ricerche proseguono in condizioni avverse, in zone difficilmente raggiungibili per il maltempo.

Le altre vittime
. Una donna di 64 anni trovata morta nella sua casa allagata a Uras, in provincia di Oristano, uno dei centri più colpiti, dove in molti trascorreranno la notte in una palestra. Il marito della donna è ricoverato all'ospedale di Oristano in stato di ipotermia. Il corpo della donna è stato recuperato in un'abitazione allagata della via Sassari.

La seconda vittima a Torpè, in provincia di Nuoro, dove hanno ceduto gli argini del rio Posada e l'ondata è arrivata nella parte bassa del paese: un'anziana di 90 anni è stata ritrovata morta nella sua abitazione invasa dall'acqua.

Altre tre persone sono morte in Gallura, due a Olbia- mamma e figlia ritrovate dentro un'auto travolta dalla furia dell'acqua - e un uomo a Telti, in seguito anche in questo caso al crollo di un ponte.

I disagi e i danni. Sempre a Olbia ci sono case allagate in tutto il centro abitato e la situazione, a quanto pare, sta peggiorando. Vigili del fuoco, protezione civile e forze dell'ordine stanno fronteggiando l'emergenza. In alcune zone l'acqua ha superato i 3 metri d'altezza e per salvare i residenti, molti anziani, si è reso necessario l'intervento dei gommoni della capitaneria di porto di Olbia. Diverse persone, intrappolate nelle auto semisommerse dall'acqua, sono state tratte in salvo sulle direttrici per Tempio e Telti. Entrambe le strade non sono transitabili. Tutti i corsi d'acqua che attraversano la città sono esondati e seri disagi si registrano nelle campagne, anche per la difficoltà a raggiungere le abitazioni. Isolate le borgate di Raica e Putzolu. Problemi anche a San Giovanni e Pittulongu. Mentre nella scuola elementare di Maria Rocca, allagata, la Protezione civile è intervenuta nel primo pomeriggio per far uscire gli alunni da un ingresso secondario.

Le scuole di tutto il territorio comunale, domani, resteranno chiuse su disposizione del sindaco di Olbia che sta predisponendo l'ordinanza. Sopralluoghi sono in corso negli asili comunali per verificare i danni. Un gruppo di bambini che lo scuolabus non è riuscito a riportare a casa trascorreranno la notte in alcuni alberghi della città. La centrale operativa comunale è riunita permanentemente da stamani. L'assessore alla Protezione civile, Ivana Russu, invita la cittadinanza a usare prudenza e, se possibile, non uscire di casa.

L'amministrazione ha anche lanciato un appello ai cittadini a non intasare i centralini del pronto intervento con segnalazioni di allagamenti minori e invitato gli olbiesi a soggiornare nei piani alti, vista l'impossibilità di far fronte a tutte le richieste di soccorso. Al momento si segnalano interruzioni dell'energia elettrica e nelle linee telefoniche.

Mentre la città si è mobilitata creando su Facebook un gruppo "Apriamo le nostre case ai nostri concittadini" dove si mettono a disposizione posti letto per le centinaia di sfollati.

La situazione è pesante anche nella provincia di Nuoro, dove tutte le strade hanno subito danni e soltanto domani, se il tempo darà una tregua, si potrà fare la conta di un disastro meteorologico annunciato. In salvo due allevatori, padre e figlio, travolti da un fiume in piena a Onanì e dati per dispersi. Sotto osservazione le dighe, quella di Preda e Ottoni in particolare, perché il Cedrino nei paesi della Baronia fa sempre paura. Domani a Nuoro gli studenti non entreranno in classe, dopo l'ordinanza del Sindaco, Sandro Bianchi, che comunque non chiude le scuole. In città il sindaco ha ordinato la chiusura di tutte le scuole per la giornata di domani dando incarico alla Protezione Civile di effettuare il censimento dei danni causati dal maltempo. Anche qui, il Comune invita i cittadini a non usare l'auto e a restare in casa.

In provincia sono crollati alcuni ponti sulla Ss 129 e sulla provinciale 22 che hanno isolato il paese di Oliena nelle zone di Malasuddas, Morgheri, Sa trave, Locoe. Le strade sono presidiate dai carabinieri. L'acqua in alcuni punti sfiora il piano stradale. Allerta anche in Ogliastra dove da stamani è chiusa per un tratto nella zona di Pira-Onne la Statale 389 Nuoro-Lanusei.

Le strade. Il crollo di un ponte ad Argo in Pietro al km 25,050 ha costretto l'Anas ha chiudere la statale 129 "Trasversale sarda",  mentre sulla 387 "del Gerrei" è stato istituito il senso unico alternato al km 37,700 a causa di una frana. Problemi anche sulla Carlo Felice, chiusa al traffico nell'Oristanese, in entrambe le direzione, fra il km 108 e il km 109 per un allagamento. Il traffico è stato deviato su strade secondarie.

Le abbondanti piogge hanno causato una situazione analoga sulla 131 Dcn Abbasanta-Olbia, chiusa in entrambi i sensi di marcia dal km 50 al km 70, nel Nuorese. Nel capoluogo barbaricino, intanto, il comune ha invitato i nuoresi a limitare il più possibile gli spostamenti in auto, mentre a Cagliari l'amministrazione ha chiuso la piscina comunale di Terramaini fino alle 12 di domani, anche per lasciare i parcheggi vicini liberi per i mezzi di soccorso della Protezione civile.

Nel Medio Campidano, dove sono state evacuate per precauzione alcune case di campagna, è stata chiusa al traffico la strada statale 196 "di Villacidro", fra il km 9 e il km 20. Personale dell'Anas è al lavoro per ripristinare la circolazione interrotta anche sulla statale 198 "di Seui e Lanusei" al km 43,700, sulla 389 Nuoro-Lanusei, fra i km 65 e 75, e sulla statale 293 "di Giba" dal km 8,500 al km 40.

Le ferrovie. Disagi si registrano anche sulle reti ferroviarie dell'isola. I treni si sono fermati per 50 minuti, dalle 11.40 alle 12.30 sulla tratta Decimomannu-Iglesias, tra le stazioni di Decimo e Siliqua, a causa dell'allagamento dei binari. E' ancora bloccata, invece, la circolazione ferroviaria fra le stazioni di San Gavino e Marrubiu, sulla linea Cagliari-Oristano.
Un treno regionale con a bordo 18 viaggiatori è invece fermo dalle 17.20 a 1 km dalla stazione di Enas, in provincia di Olbia, a causa dell'esondazione di un torrente che ha allagato i binari. Circolazione bloccata dalle 18.50 anche tra Paulilatino e Solarussa a causa di una frana. Sempre nell'Oristanese registrati problemi anche nei passaggi a livello e nei sistemi di segnalamento, a causa dell'intensa attività elettrica durante i temporali che si sono abbattuti nella provincia. Trenitalia ha messo a disposizione dei viaggiatori autobus sostitutivi.

Dalle 14.10 i treni non viaggiano neanche sulla Chilivani-Porto Torres, nel Sassarese, dove il regionale 8947 (che viaggiava sulla linea Sassari-Olbia) è stato bloccato da un cavo del gestore della rete elettrica caduto sui binari, tra Sassari e la località Scala di Giocca. Le squadre di Rete ferroviaria italiana sono al lavoro per ripristinare la funzionalità delle linee.

Aerei e navi. Criticità anche sul fronte trasporto aereo. All'aeroporto di Cagliari-Elmas quattro voli non sono riusciti ad atterrare a causa della scarsa visibilità, per i fulmini e i campi magnetici a bassa quota, non sono riusciti ad atterrare all'aeroporto di Elmas. Sono rimasti in volo all'altezza di Capo Carbonara e poi sono tornati negli aeroporti di partenza. I passeggeri sono stati dirottati su altri voli diretti in Sardegna nelle ore successive. Problemi anche a Bologna per un volo diretto a Cagliari e poi dirottato sull'aeroporto di Olbia. Lo spostamento dei voli ha innescato molti ritardi, i passeggeri sono rimasti bloccati per ore nei vari aeroporti.
Problemi anche ai collegamenti marittimi. La nave Tirrenia che doveva partire da Civitavecchia per Cagliari stasera è rimasta in porto e partirà domani. I passeggeri rimarranno a bordo in attesa della partenza.

Black-out. L'ondata di maltempo sta creando numerosi problemi alle linee elettriche, con black-out in molte zone dell'isola. L'Enel ha messo in campo oltre 500 uomini fra tecnici, operai, incaricati del Centro Operativo, responsabili, operatori delle segnalazioni guasti e personale delle imprese esterne. I tecnici stanno svolgendo un lavoro intenso in avverse condizioni meteo. Persistono temporali diffusi, fulmini e forte vento che rendono impraticabili alcune zone dell'isola. L'intervento dei tecnici proseguirà senza sosta fino al rientro dell'emergenza meteo. L'Enel ricorda che è sempre attivo il numero verde di segnalazione guasti 803 500.

Diverse segnalazioni da parte degli allevatori sono state ricevute anche da Coldiretti. "Le situazioni più critiche - riferisce Aldo Manunta, direttore della Coldiretti Nuoro Ogliastra - le abbiamo nel Nuorese con particolari problemi a Oliena ed Orgosolo e nell'alta Ogliastra come a Villagrande Strisaili con allagamenti e strade rurali spazzate via dai torrenti in piena".

"Non trovare le risposte dovute dagli organi competenti è disarmante. Domani qualcuno credo debba dare delle risposte...Siamo soli...Una vergogna", è invece il commento, affidato a Facebook, di Giovanni Santo Porcu, sindaco di Galtellì (Nu), dove sono state evacuate 80 famiglie per l'esondazione del fiume Cedrino. Sul posto i carabinieri della compagnia di Siniscola, protezione civile e vigili del fuoco.

Letta: "Impegno per la Sardegna". Al telefono col capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, il presidente del Consiglio, Enrico Letta è stato informato dell'evolversi della situazione e delle operazioni messe in campo dalla Protezione civile. Entrambi hanno concordato sul fatto che il governo si impegna a seguire l'emergenza in modo sistematico anche nelle prossime ore.

Domani mattina il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, effettuerà un sopralluogo nelle zone colpite dalla perturbazione. Ancora non si conosce il percorso del governatore, che intende rendersi conto di persona dei danni e dell'area interessata.

Previsioni: allerta meteo della Protezione civile. La perturbazione che sta interessando l'Italia porterà nelle prossime ore ancora piogge e temporali su buona parte del Paese. Il Dipartimento della Protezione Civile ha dunque emesso una nuova allerta che integra ed estende quella di ieri: sulla base delle previsioni disponibili gli esperti prevedono, a partire dalla serata di oggi, precipitazioni diffuse e molto intense, che potranno essere accompagnate da fulmini e forti raffiche di vento, su Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Campania, settori occidentali di Abruzzo e Molise, Basilicata e Puglia. Sono inoltre previsti venti da forti a burrasca su Campania, Molise, Basilicata e Puglia. Il Dipartimento seguirà l'evolversi della situazione in contatto con le prefetture, le regioni e le strutture locali di protezione civile.

A Pescara, come confermato dall'assessore comunale, Berardino Fiorilli, a partire da questa notte e per le successive 24-36 ore, sono state preannunciate precipitazione diffuse a carattere di rovescio con frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Il bollettino diramato dalla Protezione civile regionale ha fatto alzare il livello di guardia: sono state mobilitate tutte le forze in campo, compresi i volontari per fronteggiare le possibili emergenze.

Allerta Tevere a Roma. Dalla notte di oggi e per le successive 24/36 ore, si prevedono sul Lazio precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale. La protezione civile di Roma Capitale ha attivato dodici presidi operativi in diverse zone della città. Sotto osservazione il fiume Tevere e i suoi affluenti e la chiusura degli accessi alle banchine. Per ogni richiesta di chiarimenti, informazioni o interventi è possibile contattare la sala operativa h/24 dell'ufficio protezione civile al numero 06.67109200 o al numero verde 800.854.854.
 

Maltempo sull'Italia, ciclone in Sardegna. Morta una donna vicino Oristano, cinque dispersi in Gallura



Maltempo sull'Italia, ciclone in Sardegna. Morta una donna vicino Oristano, cinque dispersi in GalluraL'intensità delle piogge ha messo in ginocchio gran parte dell'Isola. Un'anziana è morta in una casa allagata a Uras (Oristano). Nel nuorese salvati un allevatore e suo figlio trascinati via dalle acque. Difficile la situazione a Olbia e Nuoro, domani scuole chiuse. Crolla un ponte a Monte Pino, due auto coinvolte, messi in salvo i tre feriti.
 Disagi su strade e ferrovie, paesi isolati, continui black-out. Estesa allerta della Protezione civile. A Roma attenzione al livello del Tevere

CAGLIARI - Rispettando le previsioni, l'ondata di maltempo in arrivo sull'Italia ha iniziato a farsi sentire, e tanto, partendo dalla Sardegna. Un ciclone, accompagnato da ore e ore di abbondanti piogge hanno provocato esondazioni e allagamenti che hanno costretto l'Anas a chiudere tratti di alcune strade statali. Forti disagi anche sulla rete stradale e ferroviaria e nei collegamenti aerei e marittimi, mentre la furia delle acque fa crollare ponti, isola paesi e frazioni, fa chiudere le scuole.

E uccide: la vittima è una donna di 64 anni trovata morta nella sua casa allagata a Uras, in provincia di Oristano, uno dei centri più colpiti, dove in molti trascorreranno la notte in una palestra. Il marito della donna è ricoverato all'ospedale di Oristano in stato di ipotermia. Il corpo della donna è stato recuperato in un'abitazione allagata della via Sassari. Ancora non sono chiare le cause del decesso. La tragedia si è consumata questa mattina quando sul piccolo paese dell' Oristanese si è abbattuto un vero e proprio nubifragio. Ma la drammatica scoperta è stata fatta solo questa sera quando i familiari dei due coniugi, non avendo più notizie, hanno dato l'allarme. Quando i soccorritori sono arrivati nella casa allagata, hanno trovato la donna già morta. Il marito della donna, Piero Pia, pensionato, è stato ricoverato all'ospedale di Oristano in ipotermia.

Falcidiata la Gallura. Un ponte è crollato a Monte Pino, in provincia di Olbia-Tempio. Nel crollo sono rimaste coinvolte due automobili e i vigili del fuoco hanno estratto tre persone ferite mentre altre tre sarebbero intrappolate in una delle auto, risucchiata dal cratere che si è formato dopo il crollo. A Olbia, secondo la Protezione civile, almeno altre due donne risultano disperse. Voci, non ancora confermate, parlano anche di altre gravi situazioni per auto bloccate sulle strade dalla piena dei torrenti. Un bilancio che potrebbe ulteriormente aggravarsi, perché le ricerche proseguono in condizioni avverse, in zone buie e difficilmente raggiungibili per il maltempo.

Sempre a Olbia ci sono case allagate in tutto il centro abitato e la situazione, a quanto pare, sta peggiorando. Vigili del fuoco, protezione civile e forze dell'ordine stanno fronteggiando l'emergenza. Diverse persone, intrappolate nelle auto semisommerse dall'acqua, sono state tratte in salvo in via Barcellona e via Vittorio Veneto, sulle direttrici per Tempio e Telti. Entrambe le strade sono intransitabili. Tutti i corsi d'acqua che attraversano la città sono esondati e seri disagi si registrano nell'agro, anche per la difficoltà a raggiungere le abitazioni. Isolate le borgate di Raica e Putzolu. Gravi difficoltà anche a San Giovanni e Pittulongu. Mentre nella scuola elementare di Maria Rocca, allagata, la Protezione civile è intervenuta nel primo pomeriggio per far uscire gli alunni da un ingresso secondario.

Le scuole di tutto il territorio comunale, domani, resteranno chiuse su disposizione del sindaco di Olbia che sta predisponendo l'ordinanza. Sopralluoghi sono in corso negli asili comunali per verificare i danni. Un gruppo di bambini che lo scuolabus non è riuscito a riportare a casa trascorreranno la notte in alcuni alberghi della città. La centrale operativa comunale è riunita permanentemente da stamani. L'assessore alla Protezione civile, Ivana Russu, invita la cittadinanza a usare prudenza e, se possibile, non uscire di casa.

L'amministrazione ha anche lanciato un appello ai cittadini a non intasare i centralini del pronto intervento con segnalazioni di allagamenti minori e invitato gli olbiesi a soggiornare nei piani alti, vista l'impossibilità di far fronte a tutte le richieste di soccorso. Al momento si segnalano interruzioni dell'energia elettrica e nelle linee telefoniche.

Mentre la città si è mobilitata creando su Facebook un gruppo "Apriamo le nostre case ai nostri concittadini" dove si mettono a disposizione posti letto per le centinaia di sfollati.

La situazione è pesante anche nella provincia di Nuoro, dove tutte le strade hanno subito danni e soltanto domani, se il tempo darà una tregua, si potrà fare la conta di un disastro meteorologico annunciato. In salvo due allevatori, padre e figlio, travolti da un fiume in piena a Onanì e dati per dispersi. Sotto osservazione le dighe, quella di Preda e Ottoni in particolare, perché il Cedrino nei paesi della Baronia fa sempre paura. Domani a Nuoro gli studenti non entreranno in classe, dopo l'ordinanza del Sindaco, Sandro Bianchi, che comunque non chiude le scuole. In città il sindaco ha ordinato la chiusura di tutte le scuole per la giornata di domani dando incarico alla Protezione Civile di effettuare il censimento dei danni causati dal maltempo. Anche qui, il Comune invita i cittadini a non usare l'auto e a restare in casa.

In provincia sono crollati alcuni ponti sulla Ss 129 e sulla provinciale 22 che hanno isolato il paese di Oliena nelle zone di Malasuddas, Morgheri, Sa trave, Locoe. Le strade sono presidiate dai carabinieri. L'acqua in alcuni punti sfiora il piano stradale. Allerta anche in Ogliastra dove da stamani è chiusa per un tratto nella zona di Pira-Onne la Statale 389 Nuoro-Lanusei.

Le strade. Il crollo di un ponte ad Argo in Pietro al km 25,050 ha costretto l'Anas ha chiudere la statale 129 "Trasversale sarda",  mentre sulla 387 "del Gerrei" è stato istituito il senso unico alternato al km 37,700 a causa di una frana. Problemi anche sulla Carlo Felice, chiusa al traffico nell'Oristanese, in entrambe le direzione, fra il km 108 e il km 109 per un allagamento. Il traffico è stato deviato su strade secondarie.

Le abbondanti piogge hanno causato una situazione analoga sulla 131 Dcn Abbasanta-Olbia, chiusa in entrambi i sensi di marcia dal km 50 al km 70, nel Nuorese. Nel capoluogo barbaricino, intanto, il comune ha invitato i nuoresi a limitare il più possibile gli spostamenti in auto, mentre a Cagliari l'amministrazione ha chiuso la piscina comunale di Terramaini fino alle 12 di domani, anche per lasciare i parcheggi vicini liberi per i mezzi di soccorso della Protezione civile.

Nel Medio Campidano, dove sono state evacuate per precauzione alcune case di campagna, è stata chiusa al traffico la strada statale 196 "di Villacidro", fra il km 9 e il km 20. Personale dell'Anas è al lavoro per ripristinare la circolazione interrotta anche sulla statale 198 "di Seui e Lanusei" al km 43,700, sulla 389 Nuoro-Lanusei, fra i km 65 e 75, e sulla statale 293 "di Giba" dal km 8,500 al km 40.

Le ferrovie. Disagi si registrano anche sulle reti ferroviarie dell'isola. I treni si sono fermati per 50 minuti, dalle 11.40 alle 12.30 sulla tratta Decimomannu-Iglesias, tra le stazioni di Decimo e Siliqua, a causa dell'allagamento dei binari. E' ancora bloccata, invece, la circolazione ferroviaria fra le stazioni di San Gavino e Marrubiu, sulla linea Cagliari-Oristano.
Un treno regionale con a bordo 18 viaggiatori è invece fermo dalle 17.20 a 1 km dalla stazione di Enas, in provincia di Olbia, a causa dell'esondazione di un torrente che ha allagato i binari. Circolazione bloccata dalle 18.50 anche tra Paulilatino e Solarussa a causa di una frana. Sempre nell'Oristanese registrati problemi anche nei passaggi a livello e nei sistemi di segnalamento, a causa dell'intensa attività elettrica durante i temporali che si sono abbattuti nella provincia. Trenitalia ha messo a disposizione dei viaggiatori autobus sostitutivi.

Dalle 14.10 i treni non viaggiano neanche sulla Chilivani-Porto Torres, nel Sassarese, dove il regionale 8947 (che viaggiava sulla linea Sassari-Olbia) è stato bloccato da un cavo del gestore della rete elettrica caduto sui binari, tra Sassari e la località Scala di Giocca. Le squadre di Rete ferroviaria italiana sono al lavoro per ripristinare la funzionalità delle linee.

Aerei e navi. Criticità anche sul fronte trasporto aereo. All'aeroporto di Cagliari-Elmas quattro voli non sono riusciti ad atterrare a causa della scarsa visibilità, per i fulmini e i campi magnetici a bassa quota, non sono riusciti ad atterrare all'aeroporto di Elmas. Sono rimasti in volo all'altezza di Capo Carbonara e poi sono tornati negli aeroporti di partenza. I passeggeri sono stati dirottati su altri voli diretti in Sardegna nelle ore successive. Problemi anche a Bologna per un volo diretto a Cagliari e poi dirottato sull'aeroporto di Olbia. Lo spostamento dei voli ha innescato molti ritardi, i passeggeri sono rimasti bloccati per ore nei vari aeroporti.
Problemi anche ai collegamenti marittimi. La nave Tirrenia che doveva partire da Civitavecchia per Cagliari stasera è rimasta in porto e partirà domani. I passeggeri rimarranno a bordo in attesa della partenza.

Black-out. L'ondata di maltempo sta creando numerosi problemi alle linee elettriche, con black-out in molte zone dell'isola. L'Enel ha messo in campo oltre 500 uomini fra tecnici, operai, incaricati del Centro Operativo, responsabili, operatori delle segnalazioni guasti e personale delle imprese esterne. I tecnici stanno svolgendo un lavoro intenso in avverse condizioni meteo. Persistono temporali diffusi, fulmini e forte vento che rendono impraticabili alcune zone dell'isola. L'intervento dei tecnici proseguirà senza sosta fino al rientro dell'emergenza meteo. L'Enel ricorda che è sempre attivo il numero verde di segnalazione guasti 803 500.

Diverse segnalazioni da parte degli allevatori sono state ricevute anche da Coldiretti. "Le situazioni più critiche - riferisce Aldo Manunta, direttore della Coldiretti Nuoro Ogliastra - le abbiamo nel Nuorese con particolari problemi a Oliena ed Orgosolo e nell'alta Ogliastra come a Villagrande Strisaili con allagamenti e strade rurali spazzate via dai torrenti in piena".

"Non trovare le risposte dovute dagli organi competenti è disarmante. Domani qualcuno credo debba dare delle risposte...Siamo soli...Una vergogna", è invece il commento, affidato a Facebook, di Giovanni Santo Porcu, sindaco di Galtellì (Nu), dove sono state evacuate 80 famiglie per l'esondazione del fiume Cedrino. Sul posto i carabinieri della compagnia di Siniscola, protezione civile e vigili del fuoco.

Letta: "Impegno per la Sardegna". Al telefono col capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, il presidente del Consiglio, Enrico Letta è stato informato dell'evolversi della situazione e delle operazioni messe in campo dalla Protezione civile. Entrambi hanno concordato sul fatto che il governo si impegna a seguire l'emergenza in modo sistematico anche nelle prossime ore.

Domani mattina il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, effettuerà un sopralluogo nelle zone colpite dalla perturbazione. Ancora non si conosce il percorso del governatore, che intende rendersi conto di persona dei danni e dell'area interessata.

Previsioni: allerta meteo della Protezione civile. La perturbazione che sta interessando l'Italia porterà nelle prossime ore ancora piogge e temporali su buona parte del Paese. Il Dipartimento della Protezione Civile ha dunque emesso una nuova allerta che integra ed estende quella di ieri: sulla base delle previsioni disponibili gli esperti prevedono, a partire dalla serata di oggi, precipitazioni diffuse e molto intense, che potranno essere accompagnate da fulmini e forti raffiche di vento, su Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Campania, settori occidentali di Abruzzo e Molise, Basilicata e Puglia. Sono inoltre previsti venti da forti a burrasca su Campania, Molise, Basilicata e Puglia. Il Dipartimento seguirà l'evolversi della situazione in contatto con le prefetture, le regioni e le strutture locali di protezione civile.

A Pescara, come confermato dall'assessore comunale, Berardino Fiorilli, a partire da questa notte e per le successive 24-36 ore, sono state preannunciate precipitazione diffuse a carattere di rovescio con frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Il bollettino diramato dalla Protezione civile regionale ha fatto alzare il livello di guardia: sono state mobilitate tutte le forze in campo, compresi i volontari per fronteggiare le possibili emergenze.

Allerta Tevere a Roma. Dalla notte di oggi e per le successive 24/36 ore, si prevedono sul Lazio precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale. La protezione civile di Roma Capitale ha attivato dodici presidi operativi in diverse zone della città. Sotto osservazione il fiume Tevere e i suoi affluenti e la chiusura degli accessi alle banchine. Per ogni richiesta di chiarimenti, informazioni o interventi è possibile contattare la sala operativa h/24 dell'ufficio protezione civile al numero 06.67109200 o al numero verde 800.854.854.

L'Etna si scatena già da qualche giorno. Le foto più belle











 




  
   



    


 


 

Terremoto oggi 18 Novembre 2013 Italia Ingv, scossa M 2.6 in Abruzzo

Terremoti in Italia Ingv oggi 18 Novembre 2013, doppia scossa nella notte, Abruzzo e Marche.

scosseLunedì 18 Novembre 2013, doppia scossa di terremoto oggi registrata dall’Ingv nei distretti sismici Adriatico Centro-Settentrionale e Marsica. Ci troviamo in Abruzzo e nelle Marche. Nel primo caso scossa di M 2.5 in mare, registrata nelle Marche dall’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle ore 01:34 della notte(ipocentro 10 chilometri). Nessun comune coinvolto sulla terraferma. Successivamente alle ore 01:54 sisma di M 2.6 nella Marsica. Ipocentro profondo 9.8 km. Epicentro in provincia dell’Aquila tra i seguenti comuni: BARREA (AQ), CIVITELLA ALFEDENA (AQ), RIVISONDOLI (AQ), SCONTRONE (AQ), VILLETTA BARREA (AQ).
scosse
A lato la mappa con le scosse avvenute negli ultimi giorni in Italia. Le due scosse di terre

Terremoto Croazia,18 novembre 2013: forte scossa vicino Split di magnitudo 4.8

Una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.8 ha colpito poco la Croazia, vicino la costa Adriatica

Mappa epicentro sismaAlle ore 8:58 di oggi 18 novembre 2013, una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.8 è stata registrata dai sismografi, in Croazia, vicino la città di Split, non lontano dalla costa adriatica. La profondità dell’evento è stata di 2 chilometri, secondo quanto indicato dall’Istituto Sismologico Europeo. Il tremore al suolo è stato ben avvertito dalla popolazione, le segnalazioni stanno arrivando da gente che vive a circa 40 chilometri dell’epicentro, i quali dicono di porte e finestre che hanno sbattuto violentemente  e che il tremore è stato ripetuto per due volte consecutive.
Mappa epicentro sisma
Non abbiamo notizie di danni a persone o cose e vi aggiorneremo nel corso della mattinata. Ancora tensione sul versante Adriatico che da segnali chiari della spinta della placca adriatica. A sinistra la mappa relativa al sisma descritt

Mare di Scozia, forte scossa di terremoto magnitudo 7.6, possibilità di onde anomale

Forte scossa di terremoto avvenuta nel Mare di Scozia, tra l’Antartide e l’Argentina

OracasUna forte scossa di terremoto è stata registrata nel mare di Scozia, in quella estrema parte sud del mondo che si trova tra Antartide e Argentina, la magnitudo registrata dai vari istituti sismologici mondiali oscilla tra 7.6 e 7.8, il nostro ente nazionale Ingv la classifica anche lei a 7.8, dopo un’attenta rivalutazione. La profondità dell’evento è stata fissata a circa 10 chilometri di profondità e non si esclude l’arrivo di onde anomale nelle zone caraibiche situate a qualche centinaio di chilometri. Lo Tsunami Pacific Center, dopo aver valutato l’impatto e guardato la storicità sismica di quei luoghi ha escluse Tsunami con onde elevate, per via della distanza tra epicentro e isole ma, comunque onde di qualche metro non sono da escludere, le autorità governative dei paesi a rischio sono già all’opera per tutelare la popolazione.
A sinistra vi mostriamo la mappa dell’intensità rilevata dall Istituto Americano USGS, con la propagazione delle onde sismiche fino a dove sono state avvertite. Va ringraziato il fatto che sia avvenuto in zona desertica, l’unica isola coinvolta e’ la base argentina Orcadas, una stazione scientifica in Antartide  tra le isole Laurie. Essendo un centro, conta solo 45 persone ed escludiamo quindi possibilità di danni a persone.

Terremoto magnitudo 5.5 avvertito anche a Tokyo, tensione a Fukushima

Terremoto magnitudo 5.5, due settimane fa “major shake” di magnitudo 7.7

Localizzazione del TerremotoUn terremoto magnitudo 5.5 ha colpito il Giappone Orientale nella giornata di Sabato, tremori sono stati sentiti anche nella cittù di Tokyo, soprattutto nei piani più alti dei grattacieli e la linea ad alta velocità ferroviaria è stata interrotta per qualche ora solo per via precauzionale. La scossa è avvenuta alle ore 20.44 locali (11.44 GMT) ad una profondità di 63 chilometri nel distretto di Chiba, le autorità locali hanno escluso qualsiasi tipo di danno a cosa o persone.

Localizzazione del Terremoto
Già una settimana fa c’era stato un terremoto 5.5, mentre due settimane fa uno di magnitudo 7.3 aveva causato un mini tsunami nella costa nord-orientale e l’evacuazione di Fukushima. Dopo il disastro di Marzo 2011 con lo Tsunami che colpì duramente il Giappone e fece danni gravissimi a  Fukushima è sicuramente cresciuta l’ansia per ogni minima scossa e si provvede subito all’evacuazione nel momento in cui si avvertono. In questo periodo poi lo smaltimento dei contenitori esauriti radioattivi più l’acqua infetta che esce periodicamente dai reattori, non fanno altro che aumentare questo stato di tensione.

Terremoto di magnitudo 4.9 distrugge un intero villaggio

Il sisma è stato disastroso ed ha portato distruzione nel Tajikistan vicino Dushambe

DushambeLo scorso 12 novembre alle 16:11,  una scossa di terremoto con magnitudo pari a 4.9 della scala Richter, ha colpito il Tajikistan, vicino la città di Dushambe. Gli effetti sono stati disastrosi, centinaia di case sono crollate e quasi un intero villaggio è rimasto danneggiato, lasciando molte persone senza tetto. Questi sono i classici terremoti che passano in sordina di cui nessuno parla, sicuramente perché si trovano in luoghi lontani, poveri e con poca comunicazione. Questo evento ci fa anche notare come non sempre le scosse devono superare determinate magnitudo per creare danni ma anche non arrivando a quinto grado della scala Richter, protano distruzione, colpevole un’edilizia povera e non antisismicaVi mostriamo a sinistra una foto che arriva dalle testate giornalistiche locali, nella quale si notano le macerie per terra ed un uomo che vaga in cerca sicuramente dei suoi effetti personali. Quando la terra trema, se non trova una struttura solida sopra di lei puo’ far danni seri. Comunque al di fuori delle cose materiali non si registrano danni ma solo qualche lieve ferito per via delle cadute dei calcinacci

Terremoto Oggi, 17 novembre 2013: scossa ben avvertita in Sicilia tra Caltanissetta e Palermo


SiciliaTerremoto avvenuto oggi tra Caltanissetta e Palermo, in Sicilia di magnitudo 2.9

Una scossa di terremoto di magnitudo 2.9 della scala Richter, è stato bene avvertito dalla popolazione di, Valledolmo, Villalba e Vallelunga Pratameno, nelle province di Palermo e Caltanissetta, in Sicilia. La profondità ipocentrale del sisma, è stato individuato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a 36 chilometri, profondità tale da ammortizzare il tremore al suolo nella zona epicentrale ma capace di farla avvertire più lontano, anche se va detto che, in Sicilia il terreno non lascia molto spazio alla propagazione delle onde.L’area colpita adesso non presenta grandi eventi storici ma leggermente più a sud est andando verso Caltanissetta si verifico’ un forte terremoto magnitudo oltre al settimo grado della scala Richter, nel 361, come riportato dalla storicità dell’Ingv




Immagini del Tifone nelle Filippine novembre 2013