venerdì 23 settembre 2011

L'Aquila e il progetto della Gerusalemme Celeste Colpita nel 2009 da un fortissimo terremoto che l'ha rasa al suolo per metà, la città dell'Aquila fu fondata nel XIII Secolo seguendo incredibili canoni esoterici e astronomici. Qual è il segreto dietro la "Seconda Gerusalemme"?


L'Aquila pensata come Gerusalemme?

Come scrive lo storico Crispomonti: "Pare che la città in origine prendesse forma ed esempio dalla città di Gerusalemme... Piacque tanto a loro il modello di quella città Santa, che se lo riportarono scolpito nel cuore..."




Guardando con attenzione le piante antiche delle due città vengono alla luce particolari rilevanti:
C’è una sostanziale collimazione tra le due cinte fortificate; Santa Giusta sorge nel luogo della spianata del Tempio di Salomone e Collemaggio, che sta a Sud-Est fuori le mura, è stata edificata sopra un rilievo in posizione non dissimile da quella del Monte degli Ulivi; a Gerusalemme il fiume Cedron scorre nell’omonima valle , come l’Aterno per L’Aquila; la Piscina di Siloe è localizzata esattamente come la nostra fontana delle 99 Cannelle, entrambi opere di ingegneria idraulica ed entrambi adiacenti ad una porta muraria; le due città sorgono su colline ad un’altitudine di 721 metri slm per L’Aquila e circa 740 m per Gerusalemme.
Rispetto alla Città Santa, L’Aquila ha i punti cardinali invertiti, cioè al Nord corrisponde il Sud.

Quale era il progetto di Federico II di Svevia?  E soprattutto chi era Federico II di Svevia?



“FEDERICO II, MESSIA O ANTICRISTO? - Federico II di Svevia (Iesi 1192 - Castel Fiorentino 1250). Un predestinato, un Re messia, nato il 26 dicembre a Jesi (che definì la sua Betlemme) e morto a 56 anni, come Cesare, Dante, Nietzsche e altri grandi. Federico II era riuscito a restituire all'uomo dignità e libertà prendendo a cuore quell’onore alla regola religiosa, disatteso dalla Chiesa stessa.
Per le città d’Europa il legame storico che hanno con Federico II è motivo di vanto ed orgoglio tale da attribuirgli l’appellativo di “Stupor Mundi”, non altrettanto per L’Aquila. Egli dimostrò un grande interesse per le scienze esatte e l’osservazione della natura, attrasse alla sua corte filosofi e uomini di scienza come l’astrologo Michele Scoto e il matematico Leonardo Fibonacci. Federico II preannunciò l’uomo nuovo, amò le scienze e le poesie convinto che senza di esse la vita non avrebbe avuto senso. Per le sue lunghe lotte contro la chiesa fu identificato come l’Anticristo delle profezie dell’abate Gioacchino da Fiore, di cui Celestino V, di lì a poco edificatore di Collemaggio, fu indiscutibile seguace. Federico II fu abile ad attrarre a sé molti alleati tra cui, fondamentale, la colonna spirituale dei monaci Cistercensi e da qui ha inizio la storia dell'Aquila.” 

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