giovedì 14 febbraio 2013

Papa dimesso. Si compie Profezia di Malachia? Lombardi: nessun scisma

Papa Benedetto XVI lascia il Pontificato. Ecco che sul web comincia a rincorrersi la profezia di Malachia sull'ultimo Papa, "Petrus Romanus". Alcune speculazioni vedono Pietro Romano nell'attuale camerlengo, cardinal Tarcisio Bertone. Ma padre Federico Lombardi rassicura: "Non ci sarà nessu scisma o divisioni all'interno della Chiesa Cattolica".

http://vitadapapa.blog.lettera43.it/files/2012/06/Papa-Benedetto-VI-con-il-Cardinale-Tarcisio-Bertone.jpg
Il camerlengo è il cardinal Bertone

Papa Benedetto XVI lascia il Pontificato. Dal 28 febbraio 2013, ore 20:00, "la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l'elezione del nuovo Sommo Pontefice", come annuncia lo stesso Papa Ratzinger nel messaggio di dimissioni. Appena si è diffusa la notizia, sul web è iniziato immediatamente il tam tam collegato alla cosiddetta profezia di Malachia, che in una lista composta da 112 brevi frasi in latino avrebbe predetto la successione di tutti i Papi, dal Celestino II (eletto nel 1143) a quello che il Santo di Armagh descrive come "Petrus Romanus" il cui pontificato dovrebbe terminare con la distruzione della città di Roma.

La profezia di Malachia è composta quindi da 112 "motti", anche se non tutti sono così precisi da collegare l'evento descritto ad un Papa. Secondo alcune interprestazioni, Papa Benedetto XVI sarebbe il penultimo Papa della Chiesa cattolica (anche se qualcuno pensava che sarebbe stato l'ultimo), e questo perché nella profezia attribuita a Malachia sull'111 Papa si parla di Gloria olivae, e come riporta anche Wikipedia: "Il nome Benedetto glorificherebbe l'ordine dei Benedettini di cui fa parte l'ordine degli Olivetani. Il ramoscello di ulivo è inoltre legato alla pace, causa alla quale Benedetto XVI è consacrato nell'epoca dello scontro di civiltà. Joseph Ratzinger è nato nel Sabato Santo del 1927, il 16 aprile, al culmine della Settimana Santa, periodo sotto il segno dell'ulivo - inoltre - Il motto De gloria olivae è stato collegato al nome 'Benedetto' perché alcuni benedettini sono anche chiamati 'monaci olivetani'. Da notare che nell'araldo del Papa è raffigurata un persona di colore sul lato destro (sinistro rispetto all'osservatore) simbolo della Diocesi di Frisinga di cui fu arcivescovo. Il termine 'olivae' è stato collegato al colore di questo viso di moro. Il 26 aprile 2009 Benedetto ha proclamato santo Bernardo Tolomei, fondatore dell'ordine degli Olivetani".

Per la profezia di Malachia, il 112esimo (ed ultimo) Papa sarebbe Petrus Romanus, così descritto: "Durante l'ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa siederà Pietro il Romano, che pascerà il gregge fra molte tribolazioni; passate queste, la città dei sette colli cadrà ed il tremendo Giudice giudicherà il suo popolo. Amen". Poiché il nuovo Papa sarà eletto entro la Santa Pasqua, come ipotizza Padre Federico Lombardo, il dubbio su Petrus Romanus verrà probabilmente dissolto a breve, visto che di norma la profezia di San Malachia vede coincidenze non tanto sul nome del Papa ma su eventuali azioni, circostanze e simbolismi. Una ulteriore ipotesi riguardo la profezia di Malachia sull'ipotetico ultimo Papa vorrebbe addirittura che Petrus Romanus sia riferito al Cardinal Camerlengo, che detiene il trono di Pietro fino all'elezione del Pontefice successivo. Ma chi è l'attuale Camerlengo in carica? Alcune speculazioni inerenti la profezia di Malachia si sono fatte perché dal 2007 il camerlengo è il cardinal Bertone, il cui nome completo è Tarcisio Pietro Evasio Bertone, nato a Romano Canavese nel 1934. Ecco quindi che si vedrebbe nel secondo nome del cardianal Bertone e nella località di nascita la coincidenza con il Pietro Romano di San Malachia.

Nel corso della conferenza stampa con padre Federico Lombardi, a seguito dell'annuncio di dimissioni di Papa Benedetto XVI, una giornalista del News York Times chiede se ci può essere il pericolo di un eventuale scisma nella Chiesa cattolica, ipotizzando che una parte di questa continui a riconoscere come Papa Benedetto XVI e un'altra il nuovo Pontefice. Padre Federico Lombardi precisa che Papa Ratzinger "non ha nessun timore di questo genere perché dicendo in modo assolutamente chiaro che lui rinuncia, facendolo nel modo previsto dal diritto canonico1 e quindi valido, non c'è alcuna discussione da fare". Padre Lombardi spiega quindi che "dal giorno 28 febbraio lui non è più il Papa in carica, diciamo così. Da quel momento non avrà più il compito di governare la Chiesa. Questo mi sembra che sia assolutamente chiaro per tutti, non c'è su questo nessun dubbio, e quindi non penso in nessun modo che ci siano rischi di confusioni o di divisioni a questo proposito". Inoltre, padre Federico Lombardi ricorda come "l'idea di qualche possibile interferenza o atteggiamento" con il nuovo Papa è esclusa, vista la proverbiale "lucidità, discrezione" e "senso della misura nell'intervenire" propria di Benedetto XVI.

Nessun commento:

Posta un commento