martedì 23 luglio 2013

PREZZI CASE RADDOPPIATI DAL 2001 AL 2010.SPECULAZIONE CAMBIO LIRA EURO HA TRASFERITO DA TASCHE CONSUMATORI 236,7 MLD EURO (10.760 EURO FAMIGLIA)


COMUNICATO STAMPA 
della primavera 2012 durante il governo Berlusconi ricordiamocelo è importante vitale Riportare alla luce la memoria

Una bolla di sapone divenne la tua casa


CRISI: ANCHE IN ITALIA SCOPPIA LA BOLLA IMMOBILIARE, COI PREZZI DELLE CASE RADDOPPIATI DAL 2001 AL 2010.SPECULAZIONE CAMBIO LIRA EURO HA TRASFERITO DA TASCHE CONSUMATORI 236,7 MLD EURO (10.760 EURO FAMIGLIA),A FAVORE COLORO CHE HANNO DETERMINATO PREZZI


Pubblicità per invitare gli italiani al massacro
    Anche in Italia sta scoppiando la bolla immobiliare per l’esplosione dei prezzi delle case, quasi raddoppiati dal 1 gennaio 2002, soprattutto nelle grandi città come Milano, Roma, Torino, Napoli, per effetto di trascinamento dal cambio lira-euro nel 2002 (1.000 lire 1 euro), e del cambio sciagurato fissato a 1936,27 lire per un euro.
Le banche prestavano il 100%
Dall'ingresso nell' euro infatti, avvenuto senza alcun controllo nel gennaio 2002 con il comitato euro che assecondava gli aumenti, si è registrata una perdita del potere di acquisto, che anche le statistiche ufficiali sono costrette a riconoscere, pari a 10.760 euro a famiglia, con un vero e proprio trasferimento di ricchezza stimato in 236,7 miliardi di euro, dalle tasche dei consumatori a quelle di coloro che hanno avuto la possibilità di determinare prezzi e tariffe, al riparo dai dovuti controlli delle inutili, forse contigue, autorità di settore.   Adusbef e Federconsumatori hanno già divulgato gli aumenti sconsiderati da changeover, avvenuti con la complicità dei governi, con la lista di cento prodotti con il prezzo fissato nel dicembre 2001, ultimi giorni di vita della lira, come ad es. la penna a sfera aumentata del + 207,7%, seguita dal tramezzino (+198,7%) e dal cono gelato con (+159,7%), la confezione di caffè da 250 grammi (+136,5%), il supplì (+123,9%), un chilo di biscotti frollini (+113,3%), la giocata minima del lotto (+ 97,8%), aumenti vertiginosi su prodotti di largo consumo che hanno svuotato e saccheggiato le tasche delle famiglie, con un costo complessivo stimato in 10.760 euro pro-capite.   Gli osservatori di Adusbef e Federconsumatori registravano anche l’aumento dei costi delle abitazioni, problema gigantesco per le famiglie italiane sia relativamente all'acquisto che per l'affitto e per il costo mensile complessivo, registrando 25 anni di stipendio nel 2011 per acquistare un appartamento di 90 metri quadri che nel 2001 ne costava 15 anni di stipendio medio, a conferma di un aumento vertiginoso dei prezzi.    Ora che la crisi economica ha accentuato la débacle del "mattone", che nel quarto trimestre 2012 ha registrato una flessione del 30% del volume delle compravendite immobiliari sul 2011, come rivela anche l'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle entrate, con operazioni relative alle abitazioni scese del 25,8% su anno, il livello peggiore dal 1985, con unità immobiliari compravendute pari a 993.339; quasi 330mila in meno rispetto al 2011, in calo del -24,8% su base annua (2012 su 2011), con un valore di scambio di 74,6 miliardi, 26 miliardi in meno sul 2011, le banche che hanno finanziato gli acquisti speculativi, con perizie gonfiate, cominciano a preoccuparsi.   Per restituire potere di acquisto alle famiglie dissanguate, occorre: la sterilizzazione totale di prezzi e tariffe per almeno 12 mesi; il blocco dell’aumento Iva dal 21 al 22% previsto dal 1 luglio, una tassa sui poveri che renderà ancora più acuta la stagnazione; una profonda riforma delle distratte autorità vigilanti, che invece di contrastare monopoli, oligopoli e cartelli bancari, assicurativi, elettrici e del gas, ci sono andati a braccetto; l’impegno ad aumentare la concorrenza specie nel settore bancario; il rafforzamento della legge sulla class action, che può contrastare i predatori delle famiglie; un taglio drastico del 10% della spesa pubblica, per finanziare gli investimenti e ridurre il debito pubblico di almeno 20 miliardi l’anno.

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